Doctor… finally. Dopo tutti quelli che gufavano contro, dopo alcuni esami cocciuti e dopo vari sbattimenti, con le varie perdite che si hanno lungo il cammino (chi molla, chi inanella serie di esami arretrati infiniti, chi non frequenta ma ti chiama sempre per gli appunti e così via), dopo 3 anni passati a conoscere persone sempre nuove e a maturare esperienze nell’ambito universitario. Dopotutto, eccomi finalmente qua.
A differenza del mio titolo non ho nè ricette nè medicine per nessuno. Credo semplicemente che ognuno di noi debba seguire il proprio cammino, le proprie emozioni, le proprie inclinazioni personali che lo porteranno a formarsi come persona e come uomo/donna nel domani che lo attende.
In un’ora hanno laureato 47 persone: un numero da record, un susseguirsi di proclamazioni che però riempiono il cuore e meritano sentiti applausi. Mazzetti, il mio relatore, non faceva parte della commissione ma ha scritto un buon elogio come motivazione della mia laurea, che credo porterò con me per molto tempo.
Le foto, non potendo farle io, sono state tutte scattate da Betty che, al volo, ha imparato ad utilizzare le funzioni basilari di una reflex, ovvero inquadra e scatta. Il risultato è qui sopra, e devo dire che ne sono molto soddisfatto.
Ambra si è rivelata davvero divertente, oltre che amica, e mi ha fatto molto piacere laurearmi nella sua stessa sessione. Giulio è il fratello di banco da 3 anni a questa parte, io sono stato il primo a festeggiarlo nel suo traguardo il 12 marzo e lui ha ricambiato il piacere, sempre disinteressato, mai opportunista.
Credo che la foto riassuma ottimamente lo spirito della giornata: alla fine, tranne alcuni assenti giustificati, è venuto chi davvero voleva festeggiare con me quel giorno.
É stata una bella avventura e ne sono soddisfatto, spero di poter proseguire con lo stesso successo anche nella vita (oltre che nella mia passione per la fotografia): ovviamente non da solo, ma con i miei amici vicino a me.
Un amico è qualcosa di più delle persone con cui esci il sabato sera: è quello che ti capisce quando dovete intendervi con uno sguardo, è colui che fa il regalo giusto senza bisogno di chiedere, sa quando deve parlare e inventarsi qualcosa per aiutarti nei guai (ma sa anche quando tacere per non crearne di nuovi e più grossi).
Al femminile è più complicato definire un’amica: complice l’attrazione sessuale che, a volte, offusca i pensieri. Bisogna fare piazza pulita e vedere chi ha dato di più per noi, la ragazza che quando guardiamo negli occhi ha le risposte che noi cerchiamo.
Posso solo sperare di conoscere nuove persone, in modo da potermi arricchire maggiormente: ma sarò anche un ragazzo molto fortunato se riuscirò a mantenere i rapporti negli anni con quelle che hanno definito ciò che sono ora.
Marco
Commenti su: "Doctor… finally" (1)
Congratulazioni,sono davvero felice per te. M’è dispiaciuto di non essere arrivata in tempo..inoltre ho avuto mille problemi col telefono che mi hanno isolato dal mondo quel giorno e non riuscivo neanche a mandarti un messaggio per sapere se eri ancora in zona.
Come ogni percorso il cammino universitario procede tra alti e bassi,tra sorrisi,lacrime, soddisfazioni,momenti in cui ti mancano le energie e hai solo voglia di mandare al diavolo tutto. Ma come ogni percorso si cresce, si scopre qualcosa di nuovo, QUALCUNO di nuovo. Ogni incontro,ogni amicizia, ogni libro letto, ogni esame..esperienze che arricchiscono,ricordi indelebili. L’Università è questo, e il solo crescere grazie a questa esperienza è già un bel successo nella vita.
Ti auguro il meglio.
Una delle tue (spero 🙂 ) amiche guadagnate in facoltà.
cobain86–>Grazie piccola, un commento davvero molto bello. Bacioni Marco