
Marco ed Eva con il palloncino dell'amoooore
Per chi ieri sera era al bar, gli si è rotta la tv, non ha un videoregistratore, gli si è fulminata l’antenna, ha avuto la suocera con i panini alle cipolle e funghi sconditi, i figli del vicino gli hanno demolito il muro a picconate. Per chi non l’ha visto e per chi vuole farsi due sane risate. Ecco come si è conclusa la terza serie dei Cesaroni. Con un pizzico di Cobain86, s’intende 😉 .
Breve riepilogo della situazione familiare: Cesare non parla con la madre di Matilde (che sarebbe l’ex mignotta Pamela) perchè pensa che l’abbia preso per il culo non avendolo mai amato, Giulio e Lucia sono in crisi e hanno varie magagne di coppia, Eva è rotonda come una mongolfiera che sta per esplodere e si sta per sposare con il presunto fecondatore (ovvero Alex il cuoco).
Marco, primo amore mai scordato di Eva, dopo aver mollato la sua produttrice (che ora si fa il migliore amico del cantante, per gli intimi Walter), è single e tormentato: vorrebbe farsi Eva ma è incinta e si sta per suggellare a tutta la vita al mago dei fornelli.
Che fare? Tornare da Eva con un mazzo di rose oppure fregarsene e rimanere a Milano dove sta per essere lanciato per un tour europeo grazie a X Tour, che lo lancerà nell’olimpo del pop commerciale da cassetta?
Mentre tutti sclerano e saltellano come anguille che ricevono la 220v dalla presa i piccoli di casa mantengono la testa sulle spalle. Matilde cerca di far riavvicinare Cesare a Pamela: dopotutto, anche se lui ha il carattere di un grizzly spilorcio e taccagno che non scopa mai e mangia poco, ha un cuore grande come una casa di campagna e un animo candido e sincero (come il vino che vende alla bottiglieria, tanto per esser spicci).
Giulio e Lucia, anzichè affittare un bel pornazzo e darci dentro, si perdono in inutili quisquilie: Giulio (spinto dal prode Ezio, il meccanico che non lavora mai) esce con una ex compagna di scuola molto più giovane mentre Lucia s’imbosca a casa di un professore di musica, che, con la scusa del violoncello, spera di castigarla a dovere.
La lealtà e la purezza dei loro animi impedisce ad entrambi di compiere sconcezze ma, una volta rientrati a casa, si vantano come se avessero girato un film con Rocco Siffredi e così, a causa di queste vanterie da bar paesano, pensano al divorzio e a cercare due case distinte. Tutto questo con il matrimonio della rubiconda Eva alle porte.
Giusto per movimentare la scena e fare del bordello dal profondo Sud riemerge il cattivone: il vero padre di Matilde, noto mafioso dato per morto, ritorna da Pamela pretendendo che venga giù con la pargoletta senza fare tante storie.
La giovane pulzella, grazie ad un codice clandestino, scrive un messaggio criptato che viene interpretato da Mimmo: in questo modo Cesare può correre all’aeroporto per pizzare il boss, dandogli una bella papagna (un pugno col gancio, nb) e prendendosi i meriti dalla polizia per la cattura.
Sistemato il boss si sistemano anche Giulio e Lucia: finalmente, ritrovandosi nello stesso appartamento, calano la maschera e fanno chiarezza. La piantano entrambi di raccontare balle grosse come caserme e trombano direttamente nell’appartamento, dando una bella imbiancata al materasso sottostante e suscitando le bestemmie dell’agente immobiliare, rimasta chiusa fuori senza ricevere alcuna notizia per oltre un’ora.
Le coppie (oltre che i vari casini) si stanno districando e si sta facendo pulizia nelle varie sconcezze compiute dai Cesaroni: finalmente si va tutti all’altare ma mancano le fedi (se l’è infilate Rudi per far lo sborone ma ora non riesce più a togliersele ed è dovuto correre al Pronto Soccorso con la sorella acquisita Alice): onde evitare una nuova tragedia Giulio e Lucia mettono i loro anelli a disposizione dei futuri sposini.
Alex pronuncia il discorso senza esitazioni, Eva invece non spiccica una sillaba: si accascia pian piano a terra, gridando che le si stanno aprendo le acque. La famiglia inizia a saltellarle intorno come se avessero ammazzato il maiale buono e tutti corrono lanciando fiori e bestemmie per aria all’ospedale più vicino, lo stesso dove Rudi sta imprecando perchè non riesce a togliersi gli anelli e teme l’amputazione delle dita.
Marco, dopo l’esibizione a Milano, corre a Roma a perdifiato per fermare il matrimonio ma poi scopre del travaglio: corre all’ospedale gaudente come San Francesco quando si denudò pubblicamente dando tutto ai poveri del paesello.
Una volta arrivati all’ospedale Eva racconta alla madre della sua bombata con Marco e urla solo quel nome: Alex, che assiste a tutto, è fuori di sè ed esce dalla sala parto furente come un pensionato con il catetere infilato male.
Nel dramma generale arriva Marco fresco come una rosa, che entra a piede teso in sala parto stringendo l’amata sorella: per miracolo Eva si calma e la pargoletta viene sfornata senza ulteriori complicanze.
Marco, saltellando come Dolce & Gabbana dopo una sfilata, corre a cercare Alex per dargli la lieta novella. Alex, ad insaputa di tutti, ha chiesto un test di paternità e lui stesso risulta incompatibile con la bimbetta (dovrebbe essere il padre, andiamo bene): l’infante non è prematuro perchè l’inseminatore è Marco, che apprende così, in 5 secondi, di esser diventato padre.
La felicità però viene frenata da un pugno diretto di Alex al salterino cantante: vorrei vedere voi dopo aver scoperto che la vostra donna aspetta il figlio di un altro e lo partorisce il giorno del vostro (presunto) matrimonio.
Non credo che l’allegro cuoco farà il regalo di nozze ai due novelli sposini.
Ora, finalmente, è tutto chiaro: come al solito Eva ha sbagliato i calcoli (vedi la puntata dove conta i mesi senza mestruo e dove determina, un tanto al chilo, chi è il padre della creatura) e quindi, test di paternità alla mano, scopriamo finalmente chi è l’inseminatore della giovane giumenta.
Marco, ingasato come una Panda tamarra smarmittata, va da Eva a comunicare la lieta novella con il labbro sfasciato: lei, con un sorriso che potrebbe illuminare la quinta Avenue, sbaciucchia Marco e saltella sul letto con la bambolotta tra le mani.
Ci sarà un matrimonio riparatore (il minimo, visto che Marco ha già fatto il danno) o una serena convivenza nel magazzino di Walter (a tour finito, s’intende)? Alice la pianterà di travestirsi come il circo Togni ogni volta che va in discoteca di nascosto? Rudi entrerà nel giro del contrabbando e dello spaccio?
Mimmo sposerà Matilde, rimanendo ignorante come un caprone e mandando avanti la bottiglieria? Cesare sposerà Pamela o continuerà a rivolgersi a signore dei bassifondi romani per fugaci e veloci rapporti occasionali? Ezio riuscirà a lavorare almeno un giorno intero dopo circa 4 stagioni della suddetta serie?
Questi ed altri inquietanti misteri verranno svelati e districati nella nuovissima (ed attesa) quarta stagione.
Dopo 29 episodi e tanto sudore (viva l’aria notturna, fresca e riposante 😉 ) ecco un epilogo degno della migliore soap (nonostante sia una fiction): sperando che abbiate gradito questo riassunto diretto e sincero, rimaniamo tutti in attesa delle nuove bricconate di Eva e Marco (che faranno un film, una specie di spin-off che non c’entra con la serie principale dei Cesaroni).
Grazie a tutti,
Marco (non quello dei Cesaroni, per fortunaaaa 😉 )
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Breve riepilogo della situazione familiare: Cesare non parla con la madre di Matilde (che sarebbe l’ex mignotta Pamela) perchè pensa che l’abbia preso per il culo non avendolo mai amato, Giulio e Lucia sono in crisi e hanno varie magagne di coppia, Eva è rotonda come una mongolfiera che sta per esplodere e si sta per sposare con il presunto fecondatore (ovvero Alex il cuoco).
Marco, primo amore mai scordato di Eva, dopo aver mollato la sua produttrice (che ora si fa il migliore amico del cantante, per gli intimi Walter), è single e tormentato: vorrebbe farsi Eva ma è incinta e si sta per suggellare a tutta la vita al mago dei fornelli.
Che fare? Tornare da Eva con un mazzo di rose oppure fregarsene e rimanere a Milano dove sta per essere lanciato per un tour europeo grazie a X Tour, che lo lancerà nell’olimpo del pop commerciale da cassetta?
Mentre tutti sclerano e saltellano come anguille che ricevono la 220v dalla presa i piccoli di casa mantengono la testa sulle spalle. Matilde cerca di far riavvicinare Cesare a Pamela: dopotutto, anche se lui ha il carattere di un grizzly spilorcio e taccagno che non scopa mai e mangia poco, ha un cuore grande come una casa di campagna e un animo candido e sincero (come il vino che vende alla bottiglieria, tanto per esser spicci).
Giulio e Lucia, anzichè affittare un bel pornazzo e darci dentro, si perdono in inutili quisquilie: Giulio (spinto dal prode Ezio, il meccanico che non lavora mai) esce con una ex compagna di scuola molto più giovane mentre Lucia s’imbosca a casa di un professore di musica, che, con la scusa del violoncello, spera di castigarla a dovere.
La lealtà e la purezza dei loro animi impedisce ad entrambi di compiere sconcezze ma, una volta rientrati a casa, si vantano come se avessero girato un film con Rocco Siffredi e così, a causa di queste vanterie da bar paesano, pensano al divorzio e a cercare due case distinte. Tutto questo con il matrimonio della rubiconda Eva alle porte.
Giusto per movimentare la scena e fare del bordello dal profondo Sud riemerge il cattivone: il vero padre di Matilde, noto mafioso dato per morto, ritorna da Pamela pretendendo che venga giù con la pargoletta senza fare tante storie.
La giovane pulzella, grazie ad un codice clandestino, scrive un messaggio criptato che viene interpretato da Mimmo: in questo modo Cesare può correre all’aeroporto per pizzare il boss, dandogli una bella papagna (un pugno col gancio, nb) e prendendosi i meriti dalla polizia per la cattura.
Sistemato il boss si sistemano anche Giulio e Lucia: finalmente, ritrovandosi nello stesso appartamento, calano la maschera e fanno chiarezza. La piantano entrambi di raccontare balle grosse come caserme e trombano direttamente nell’appartamento, dando una bella imbiancata al materasso sottostante e suscitando le bestemmie dell’agente immobiliare, rimasta chiusa fuori senza ricevere alcuna notizia per oltre un’ora.
Le coppie (oltre che i vari casini) si stanno districando e si sta facendo pulizia nelle varie sconcezze compiute dai Cesaroni: finalmente si va tutti all’altare ma mancano le fedi (se l’è infilate Rudi per far lo sborone ma ora non riesce più a togliersele ed è dovuto correre al Pronto Soccorso con la sorella acquisita Alice): onde evitare una nuova tragedia Giulio e Lucia mettono i loro anelli a disposizione dei futuri sposini.
Alex pronuncia il discorso senza esitazioni, Eva invece non spiccica una sillaba: si accascia pian piano a terra, gridando che le si stanno aprendo le acque. La famiglia inizia a saltellarle intorno come se avessero ammazzato il maiale buono e tutti corrono lanciando fiori e bestemmie per aria all’ospedale più vicino, lo stesso dove Rudi sta imprecando perchè non riesce a togliersi gli anelli e teme l’amputazione delle dita.
Marco, dopo l’esibizione a Milano, corre a Roma a perdifiato per fermare il matrimonio ma poi scopre del travaglio: corre all’ospedale gaudente come San Francesco quando si denudò pubblicamente dando tutto ai poveri del paesello.
Una volta arrivati all’ospedale Eva racconta alla madre della sua bombata con Marco e urla solo quel nome: Alex, che assiste a tutto, è fuori di sè ed esce dalla sala parto furente come un pensionato con il catetere infilato male.
Nel dramma generale arriva Marco fresco come una rosa, che entra a piede teso in sala parto stringendo l’amata sorella: per miracolo Eva si calma e la pargoletta viene sfornata senza ulteriori complicanze.
Marco, saltellando come Dolce & Gabbana dopo una sfilata, corre a cercare Alex per dargli la lieta novella. Alex, ad insaputa di tutti, ha chiesto un test di paternità e lui stesso risulta incompatibile con la bimbetta (dovrebbe essere il padre, andiamo bene): l’infante non è prematuro perchè l’inseminatore è Marco, che apprende così, in 5 secondi, di esser diventato padre.
La felicità però viene frenata da un pugno diretto di Alex al salterino cantante: vorrei vedere voi dopo aver scoperto che la vostra donna aspetta il figlio di un altro e lo partorisce il giorno del vostro (presunto) matrimonio.
Non credo che l’allegro cuoco farà il regalo di nozze ai due novelli sposini.
Ora, finalmente, è tutto chiaro: come al solito Eva ha sbagliato i calcoli (vedi la puntata dove conta i mesi senza mestruo e dove determina, un tanto al chilo, chi è il padre della creatura) e quindi, test di paternità alla mano, scopriamo finalmente chi è l’inseminatore della giovane giumenta.
Marco, ingasato come una Panda tamarra smarmittata, va da Eva a comunicare la lieta novella con il labbro sfasciato: lei, con un sorriso che potrebbe illuminare la quinta Avenue, sbaciucchia Marco e saltella sul letto con la bambolotta tra le mani.
Ci sarà un matrimonio riparatore (il minimo, visto che Marco ha già fatto il danno) o una serena convivenza nel magazzino di Walter (a tour finito, s’intende)? Alice la pianterà di travestirsi come il circo Togni ogni volta che va in discoteca di nascosto? Rudi entrerà nel giro del contrabbando e dello spaccio?
Mimmo sposerà Matilde, rimanendo ignorante come un caprone e mandando avanti la bottiglieria? Cesare sposerà Pamela o continuerà a rivolgersi a signore dei bassifondi romani per fugaci e veloci rapporti occasionali? Ezio riuscirà a lavorare almeno un giorno intero dopo circa 4 stagioni della suddetta serie?
Questi ed altri inquietanti misteri verranno svelati e districati nella nuovissima (ed attesa) quarta stagione.
Dopo 29 episodi e tanto sudore (viva l’aria notturna, fresca e riposante 😉 ) ecco un epilogo degno della migliore soap (nonostante sia una fiction): sperando che abbiate gradito questo riassunto diretto e sincero, rimaniamo tutti in attesa delle nuove bricconate di Eva e Marco (che faranno un film, una specie di spin-off che non c’entra con la serie principale dei Cesaroni).
Grazie a tutti,
Marco (non quello dei Cesaroni, per fortunaaaa 😉 )
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