Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Sotto l’ombrellone

MacStory

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Quando siamo in vacanza, se non siamo preparati all’evento, ci toccano sottomano letture ignobili: dalle palpate di Clooney alla Canalis a Pupo che saltella gaio con le tasche piene di fiches (è un ex giocatore, ndr). Beninteso che la Canalis andrebbe benedetta ed eletta Miss Italia, delle prodezze dei vari Vip che fingono di non farsi trovare (e poi intascano i soldi dell’esclusiva) me ne sbatto alquanto.

Se però siete fortunati in edicola potete ancora trovare Macintosh Story (cliccando sull’immagine potete leggere il primo capitolo gratis in PDF), un libro illuminante sulla storia della Apple (ricordiamo che il Mac è nato come evoluzione di alcuni suoi predecessori) scritto in modo pulito e semplice.

Chi ha la puzzetta pronta e vuole ribattere che semplicità uguale scarsità di notizie cade in fallo: vengono citati processori e RAM nelle varie specifiche in modo che ci si possa render conto dell’evoluzione che ha subito l’azienda nei vari anni.
In modo disincantato vengono presentate le varie gestioni della Apple, alcune molto valide (come la seconda dinastia di Jobs che tutt’ora guida la multinazionale) e altre da dimenticare, responsabili di buchi nel bilancio da guiness dei primati.

Il tutto è arricchito da foto e dettagli e per una decina d’euro avete salvato il vostro cervello dallo sfacelo totale che alcune riviste inducono dopo poche righe lette. 224 pagine che vi conquisteranno perchè è l’informatica che non s’impara a scuola, quella storia di come nasce e viene portata avanti una delle pochissime multinazionali che, in tempi di crisi, presenta puntualmente bilanci trimestrali in forte attivo, con una liquidità mostruosa disponibile (circa 30 miliardi di dollari).

Insomma un bel passatempo tanto per armarsi di conoscenza senza rompersi le suddette ciufole: buona lettura!

Marco

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