L’albero di Natale, per come la vedo (modestamente) io, dovrebbe essere qualcosa realizzato con amore dalle varie persone che compongono il nucleo familiare, in una serata invernale con un bel fuocherello e un po’ di musica di sottofondo.
Nella mia, di famiglie, l’albero (prima di comptenza mia e di mio padre) è diventata la parata di mia madre: lo si fa come dice lei, quando vuole lei e bisogna anche accettare le sue idee, senza poter aggiungere nulla di personale (nella parte frontale, dietro è ammesso quasi tutto)… (continua)
Bisogna seguire il manuale del buon Albero di Natale, dice lei con precisa fermezza e così, questo giandone di due metri diventa un manifesto abbondante e caciarecco di luci -sulle quali posso anche concordare, tranne che sulle multicolor, utili se volete trasformare l’albero in un carro di Viareggio-, suoni e festoni dove le palle quasi scompaiono sommerse da questo orgasmo fieristico.
Non sono una sedicenne in calore con la voglia di addobbar alberi per vetrine (per quello basta l’Università della moda a Rimini) ma credo che l’albero casalingo debba raccontare una storia, un’emozione, un sentire comune.
L’albero dovrebbe diventare un’espressione creativa, un nuovo modo di guardare qualcosa che da secoli ogni Natale rispunta.
Le luci che ho usato per comporre la creazione luminosa qui sopra sono 3 led colorati in una base (acquistati a Roma da vucumprà), mossi davanti alla mia fedele reflex con tempo di scatto 1/30 secondi. Normalmente sono 3 lucette che si alternano nel colore, nel buio assoluto e con tempi di scatto biblici diventa il racconto di una nuova emozione, un qualcosa di nuovo che scaturisce dall’estro di chi lo crea.
Spunti creativi per il vostro albero natalizio: al posto delle palle si potrebbero appendere fotografie/polaroid (se ancora ne avete) con i vostri momenti più belli (o palle con le vostre foto sopra, ormai le stampano ovunque su qualsiasi supporto desideriate), memo con messaggi/sms speciali/auguri per il vostro Natale (magari su post-it colorati a forma di Babbo Natale, stella o altro), dolcetti di cioccolata (la Kinder li sta riproponendo e devo dire che l’idea è invitante)… le idee sono tante: fatevi guidare dal cuore non dai libri!
Buon Albero a tutti!
Marco
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