Queen – Breakthru
“Non ho mai dato importanza al volto del cantante/artista, ho ascoltato i Pixies per anni prima di sapere che faccia avessero.” (Kurt Cobain)
Buona lettura!
Il dubbio mi è nato parlando con un mio conoscente in chat. Dei Queen si ricorda solamente che Freddie è morto di AIDS ed era gay, null’altro. L’ho mandato diretto per quel paese, come faceva Proietti in una vecchia canzone (in coppia con Renato Zero).
La risposta data (ma se ne avete di migliori suggerite) era semplice, ma ha sollevato un quesito importante: davvero gli artisti rimangono nella storia per la loro vita privata?
Le loro opere, canzoni, emozioni, video, parole vengono banalizzate ad una scelta di vestiti (o sessuale, in questo caso)?
Trovo la cosa abbastanza limitativa.
Citando un altro gay illustre (Oscar Wilde) sarebbe triste dover buttare tutto quello che ha scritto o non leggerlo per via della sua vita privata. Parliamo di un mostro sacro della letteratura, mica pizza e fagioli.
Grandi artisti, grandi finali: Marylin Monroe, Jimi Hendrix, Kurt Cobain… Morti più o meno misteriose, eclatanti, chiacchierate, paparazzate, riprese da mezzo mondo, finite su tutti i giornali.
Negli anni passati tra i rockettari la droga era all’ordine del giorno (ma, a quanto pare, anche oggi non scherzano: dai festini di Lapo ad altri cantanti), un must che doveva comparire nel curriculum.
Esser “puliti” sarebbe stato quasi banale, scontato. Anche Vasco ci è caduto dentro.
Poi, con gli anni, molti ne sono usciti, altri ci sono rimasti in mezzo, alcuni hanno cambiato sostanza (alcool e fumo per esempio, legali in molti Paesi), altri hanno deciso di finire la propria vita prematuramente.
Credo che le opere (di qualunque genere) vadano valutate nella loro interezza, senza interferenze esterne o giudizi provenienti dalla sfera privata dell’artista.
La citazione di Cobain dovrebbe esser d’insegnamento: prima ascoltiamo, poi vediamo. Diamo valore alla musica in sè… Poi va bene, ci sono le foto, i video, il look…
Ma quello che conta sono le emozioni che vibrano dalle corde della tua Fender o dalla tua batteria indiavolata, gli assoli, i giri di basso, le vorticose fughe con le tastiere…
Un pessimo gruppo (seppur con un buon look) dura molto poco, alla lunga il fan capisce che è solo apparenza e cambia, si stufa.
Tornando agli amici di cui sopra (i Queen) credo che, senza toglier nulla a nessuno, un gruppo da 350 milioni di dischi venduti in tutto il globo (secondi solo ai Beatles), meriti di esser ricordato anche per la voce eclettica di Freddie Mercury, per le melodie geniali, per i testi originali.
Fate una prova: mettete nel vostro lettore CD la Platinum collection (i 3 Greatest Hits del gruppo, raccolta uscita nel 2000).
Anche se non avete mai sentito la parola Queen ballerete subito: quasi la metà delle canzoni è stata usata in spot, ripresa da altri artisti, mixata in varie salse, dovreste vivere isolati per non averne mai sentita almeno una 😉 .
Lunga vita ai grandi dischi rock (e rispettivi gruppi) e non: dove c’è la qualità il resto diventa irrilevante, secondario, perde importanza e sfuma.
Ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte (purché ne risponda lui stesso, ovvio).
A scanso di equivoci: il primo disco degli HIM l’ho ascoltato senza nemmeno sapere che faccia avessero. Il fatto che la loro musica mi faccia abbioccare, quindi, non dipende dal cerone e mascara di Ville Valo 😉 .
Buona musica a tutti
Marco
Commenti su: "Musica di tendenza" (2)
Droga e rock è un connubio talmente abusato che ormai è passato di moda. Forse un tempo doveva essere così, ma oggi non più. Si vive di apparenze, esiste ancora l’immagine del rocker duro (che io personalmente adoro) ma quel connubio lo trovo sempre più lontano dalla realtà. Ai teenager importa della vita privata dei loro divi (importava anche a me quando ero fans scatenata dei BSB), ma crescendo si capisce l’importanza della musica più che delle persone.
Io ascolto soprattutto 3 gruppi che hanno sempre avuto la “faccia” da duri, ma ti assicuro che quando mi sono innamorata della loro musica di certo non mi interessava che faccia avessero. I Metallica, prima di tutto, dallo stile metallaro, hanno saputo scrivere ballate romantiche stupende (vedi The Unforgiven – sezione musica del mio blog – o Nothing else matter) e sono famosi per la loro bravura. Gli Slipknot portano maschere da mostri ma non ho mai sentito parlare di loro al di fuori dei cd. Infine, i Rammstein amati e odiati in tutto il mondo e accusati di nazismo e elogio della razza ariana (io li ascolto anche se sono di sinistra senza problemi), si parla tanto ma alla fine loro stessi hanno dichiarato che non vogliono parlare di politica (fanno musiche che sono giochi di parole divertenti in realtà, se uno capisce un minimo il tedesco) e addirittura sarebbero di sinistra (sezione musica del mio blog c’è un articolo su di loro).
Insomma c’è chi guarda le apparenze ma sono soprattutto i ragazzini e quelli che non hanno un grosso repertorio musicale in casa. Chi ha anche solo un minimo di conoscenza (perchè ha voluto ascoltare e provare cose nuove) comincia ad andare oltre all’aspetto estetico, oltre alla musica commerciale di massa, oltre al pop.
Giusto! concordo con Lara!!!!..personalmente i Queen non li ricordo per le tendenze del cantante ma per canzoni come I was born to love you, I want it all, Show must go on e Under pression (troppo bella, fantastica nella versione con David Bowie!!!)… Ultimamente ascolto gruppi lontani dai miei gusti perchè esploro musica che addirittura fino ad un anno fa non volevo ascoltare 😀 😀 … Certo non disgusto i nuovi artisti ma prima di dire che sono bravi (..bello lo sono di sicuro se no non stanno li!!!) gli faccio fare un giro di rodaggio, parecchi sono quelli non famosi che ultimamente cerco sopratutto grazie a my space!!!..buona serata!!
cobain86–>Breakthru in questi giorni mi sta davvero scatenando, non la ricordavo così bella! 😉 Anch’io esploro molto (ed è così che ho scoperto i Baustelle quando non erano così famosi), trovo meravigliosa la sensazione di scoprire la musica ed relativi gruppi ai primi vagiti…
Ma la Platinum Collection dei Queen non può mancare in una casa dove si voglia parlare di musica! 😉
Ecco perchè ho approfittato del triplo cofanetto in offerta speciale… Un piccolo regalo per la mia collezione personale 😉 .
Grazie a tutti per la passione con cui seguite il blog e i vari commenti.
Marco