Rompere, in qualsiasi storia, è sempre molto dura. Buona lettura!
Io (incredibile a dirsi) mi trovavo davanti al bivio: con entrambe le ragazze c’erano stati baci e coccole “un po’ spinte” 😉 ma, ovviamente, portare avanti due storie è una cosa improponibile.
Nei rapporti tendo alla monogamia: non riesco ad appassionarmi a due persone contemporaneamente, i gusti e i sapori che cerco in una ragazza non posso replicarli in un’altra.Intortamento a parte il problema, il vero nesso, rimane: come fare per creare meno cocci possibili?
La prima ragazza, Samantha (nome di fantasia), è uscita con me e la compagnia il weekend precedente al mitico San Valentino: baci, coccole e via dicendo, promesse da parte sua che sarebbe stato per sempre ma, finito tutto, una volta tornato a casa, non mi sentivo appagato. Sentivo che mi mancava qualcosa, non nasceva in me la voglia di parlarne con i miei amici o di urlare che l’amavo, era una cosa (seppur molto piacevole) spenta.
La seconda ragazza, Carmela (nome di fantasia, ovvio), era il mio sogno da un po’: la puntavo da quest’estate, è la classica ragazza che al liceo ti ammazzeresti per uscire con lei, solo che essendo più grande di me (qualche anno) non credevo fosse possibile nulla. Lei è fissa della compagnia, una presenza stabile che accompagna e allieta le nostre serate grazie alle sue battute e alla sua bellezza.
Per San Valentino, mentre Samantha lavorava, io cazzeggio con gli amici all’Offi come sempre tenendo la mano a Carmela e coccolandola dolcemente, in modo non sessuale, in una maniera nuova, giocosa.
Ci salutiamo con baci sulla guancia, chiudiamo la cosa lì e ci si saluta per il prossimo weekend.
Sabato dopo (ovvero ieri) si esce insieme con la compa e scatta la magia: nasce quello che prima non c’era, un bacio meraviglioso. I giochi e le piccole schermaglie diventano qualcosa di più profondo e io mi sento in Paradiso, non ci credo, i miei amici si complimentano e mi sorridono complici del mio piccolo successo.
A questo punto devo chiarire con Samantha: parlando via sms del sabato sera le accenno alle coccole a Carmela e lei, nonostante le spieghi che sono nate come una cosa assolutamente innocente, mi vede come un farfallone e s’incavola pazzamente con me.
Io non volevo farla soffrire, è capitato, ma ovviamente lei mi vorrebbe ricoprire d’insulti, cerco di mitigare la situazione ma senza grandi risultati. Forse è stato meglio così, cotta e mangiata, che portare avanti l’inizio di qualcosa sulla base di bugie: io mi sento pieno di energia, carico, euforico come non accadeva da quando ho conosciuto Mamma mia.
A volte non sempre quello che si perde è irrimediabile: a volte si trova anche una persona molto migliore di quella lasciata. Basta avere il coraggio di provare ad amare, la voglia di rimettersi in gioco.
Al prossimo week allora 😉
Marco
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