E’ inutile negarlo: il sesso, volenti o nolenti, domina ed impera sulle nostre vite. Quando però viene ostentato e vantato come se fosse una gara olimpica (qui sopra le Trojan Olympics), anche da parte degli amici stanca. Perché? Vediamolo insieme!
Sarà il fatto che ho 24 anni e che di sesso (visto/fatto/parlato/commentato) ne ho visto da quando ne avevo 16, sarà un cambiamento del mio carattere, sarà la stagione: sono nauseato dalle persone che, volendo ostentare una sicurezza che non possiedono, parlano del sesso come delle olimpiadi sopra citate.
Per chi non avesse ancora riconosciuto lo stereotipo stiamo parlando delle persone che trattano il sesso come una questione di numeri, ripetizioni e durata, alla stregua di un esercizio ginnico in palestra.
Queste buffe esibizioni da baraccone sono tendenzialmente maschili (qualche eccezione femminile, seppur rara, esiste) e si prodigano in racconti che nemmeno Rocco Siffredi o Trentalance oserebbero raccontare.
Questi “amatoriali” della disciplina che prendono il Viagra per noia devono dirti quante volte l’hanno fatto, dove, le posizioni, la durata, il numero dei gemiti: ho visto bilanci aziendali meno dettagliati e completi!
Queste persone, con il loro ingenuo raccontare delle varie prodezze (vere o presunte), sviliscono un momento intimo e profondo rendendolo un accoppiamento selvaggio tra due animali e, tra parentesi, almeno i leoni (scopatori velocissimi ed instancabili) non vengono a romperci le balle al bar o in ufficio.
L’atteggiamento, infatti, potrebbe essere comprensibile per un professionista o per un addetto ai lavori: facendolo per mestiere si impara a distinguere la recitazione dalla vita reale.
Ma questi piccoli show inscenati da persone normali rasentano il limite del ridicolo, scatenando l’imbarazzo degli ospiti e abbassando il tono della serata a racconti che nemmeno Piero Angela sotto anfetamine potrebbe proporci.
Così facendo rendono il sesso solamente un atto meccanico, basato su un’ottima tecnica praticata per entrare nel Guinness dei record anzichè cercare di entrare nel cuore e dell’anima della persona amata.
“Fare l’amore con una donna è come fare l’amore con tutte le donne del mondo” (Roberto Benigni).
Marco
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