Il finale della sesta stagione di House, un momento chiave di svolta del personaggio. Buona lettura!
ATTENZIONE Nel seguente articolo verranno rivelati dettagli e/o finali riguardanti un episodio della serie televisiva House MD. Se non vuoi leggere ti basta cliccare su Cobain86 in alto e cercare un altro articolo 😉 .
L’antefatto
Alla fine dell’episodio 21 (la numerazione utilizzata considera il primo episodio come unico e non come doppio) House si era ribellato al proprio terapista, inveendo che tutti i suoi sforzi erano stati una miserabile perdita di tempo.
Intanto House è stato cacciato di casa da Wilson, il suo migliore amico, che ha deciso di darsi una nuova possibilità con l’ex moglie; il dottore è tornato nella sua vecchia casa, ancora piena di allucinazioni, pillole e ricordi legati ad una vita che ormai sembra non appartenergli più.
Nel suo ritorno a casa trova un nuovo inquilino, già conosciuto dai telespettatori come il rapper scatenato presente a Mayfield (ovvero Alvin). House lo aiuterà ad espatriare in Messico senza problemi, in quanto Alvin lo ha aiutato a recuperare un raro testo medico, dato ad un banco dei pegni per acquistare una vernice costosa.
L’episodio odierno
Ad accoglierci questa settimana, oltre ad un titolo emblematico (Help me), troviamo un episodio circolare; partiamo dalla fine per poi avventurarci nelle 8 ore precedenti il fatto, chiudendo poi l’episodio con la risoluzione della parte iniziale. L’eccellente fotografia basata su una messa a fuoco costantemente differenziata, un taglio deciso e profondo delle inquadrature e un sapiente gioco dei chiaroscuri ci introduce ad un episodio dai toni forti.
Per non annoiarvi in estenuanti descrizioni letterali (che non renderebbero comunque la bellezza dell’episodio) e comodità del lettore, sintetizziamo i fatti nello spazio di poche righe (una sorta di Bignami alla House 😉 ).
House regala il testo raro di medicina (scritto dal bisnonno di Cuddy) a Cuddy stessa, che gli annuncerà in seguito del fidanzamento ufficiale con Lucas e dell’imminente matrimonio.
Il nostro dottore ha occasione di fare introspezione e di riflettere sui propri sbagli e la propria vita curando una ragazza rimasta bloccata da una trave spezzata; Cuddy lo accusa violentemente ma poi rimane colpita altrettanto profondamente quando lui, per primo, propone l’amputazione della gamba come unica soluzione possibile.
House, dopo 6 stagioni, capisce che la gamba è solo un arto e il carattere/dolore l’hanno reso una persona peggiore: a conti fatti non ne valeva la pena se questo poteva significare una maggiore felicità e l’assenza del dolore/Vicodin.
Mentre il geniale diagnosta è impegnato sotto le macerie avviene un secondo crollo, dove rimane colpito in modo non grave: risolve un caso per telefono salvando la vita all’autista della gru spezzata (causa di tutto quel trambusto).
Qui i toni dell’episodio s’incupiscono in un crescendo rossiniano: prima House deve amputare la gamba della ragazza sul posto, causandole sofferenza indicibili e un urlo straziante che irrompe nel silenzio come un colpo sul bong di una valle sperduta. Mentre la vittima viene trasportata al Princeton, però, si verifica una delle controindicazioni stimate da House stesso; la ragazza ha un’embolia lipidica e muore con il marito al capezzale.
House, pur sapendo che questo genere d’imprevisti può capitare in una sala operatoria sterile (figuriamoci quindi in un’operazione da campo come quella dove ha operato lui), non si dà pace, va a casa e toglie lo specchio che nascondeva due flaconi di pillole. Si accascia sul pavimento del bagno e rimane combattuto, ai piedi del baratro che lo riporterebbe alla dipendenza/allucinazioni/alterazioni della memoria e il traguardo raggiunto finora.
Mentre il brillante diagnosta è in bilico tra le due scelte la dottoressa 13 (o Remy Hadley) consegna le dimissioni a favore di un periodo di riposo: senza bisogno di tante cerimonie capiamo che il suo problema degenerativo con il morbo di Huntington (diagnosticato da un anno abbondante) sta iniziando a farsi sentire seriamente.
Cuddy intanto rientra dal luogo del disastro e si fionda a casa del tormentato medico, gli confessa che ha mollato Lucas e che lo ha sempre amato, anche contro la sua stessa volontà : i due si baciano con foga e, sull’inquadratura delle due mani che si uniscono, si chiude l’episodio con botti di capodanno e fan femminili che si strappano i capelli mentre s’ingozzano voraci di chupa chups.
Le previsioni del contadino (lungimirante ma fino)
La prospettiva della settima stagione si apre quindi con i problemi personali di 13, con una possibile convivenza serena tra House e Cuddy (grazie ad una riduzione drastica della sua misoginia e ad una maggiore empatia verso il lato umano delle persone) e la scomparsa dai giochi dell’investigatore Lucas (salvo qualche ritorno in veste di ex della Cuddy).
Un’unione di intenti che media tra le fantasie sfrenate dell’House vecchia maniera e la nuova consapevolezza di Cuddy, che ha ammirato una reale metamorfosi nell’House che conosceva e che, salvo ritorni improvvisi di Stacey (la sua ex), dovrebbe portare a nuovi orizzonti e ad una nuova longevità alla serie.
Ovviamente tutto questo rimane un magnifico contorno secondario, che incornicia una serie basata su casi medici (ed eventuali complicanze) estremamente rari ed affascinanti; che poi il nostro beniamino possa essere finalmente felice e riesca ad elaborare diagnosi con una mente parzialmente ripulita dal dolore, beh, tutto di guadagnato.
Lunga vita serena e felice al camaleontico diagnosta House; nell’attesa attendiamo la messa in onda della seconda parte della stagione (in italiano, of course) e l’inizio della settima a settembre negli USA. Buon House a tutti!
Marco
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