Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Ralph Spaccatutto

Ralph spaccatutto

La Disney si lancia nell’animazione computerizzata grazie al nuovo direttore creativo e produttore John Lasseter (fondatore della Pixar, ndr) e ci ha riportato, nel Natale del 2012, nel mondo degli 8 bit. Buona lettura!

Un nuovo cortometraggio
Per trasposizione dalla tradizione Pixar all’inizio del film veniamo accolti da un cortometraggio realizzato in “animazione tradizionale” intitolato Paperman: un uomo sempre immerso nei fogli incontra l’amore casualmente e combatte in tutti i modi possibili e immaginabili per raggiungerlo e poterlo reincontrare.
Breve, senza parole, efficace; già questo è un buon inizio.

La trama del film
Il cattivo di un videogioco anni ’80 intitolato “Fix-it Felix” decide di cambiare vita e guadagnare una medaglia come segno di redenzione.
È stanco di vivere in una discarica dimenticato da tutti e di non avere amici (tutti gli inquilini del condominio osannano Felix, il protagonista). Nella ricerca della medaglia (e, metaforicamente, di se stesso) incontra una bambina che lo aiuterà a fare chiarezza e lo renderà una persona migliore.

La realizzazione
La grafica renderizzata dei personaggi degli anni ’80 è spettacolare, la definizione è altissima e ci permette di fare un tuffo nel passato.
Sovrana in questo film è la passione per gli 8-bit e i giochi di una volta: rivediamo quindi Sonic, i fantasmini di Pac Man, personaggi di Mario Bros e altri, in un collettivo che sicuramente verrà apprezzato dai genitori e dagli amanti dei giochi vintage.

La storia è molto bella, Ralph capisce che non può cambiare la sua identità nel profondo ma che lui, pur essendo cattivo, può fare del bene ed aiutare altre persone, nonchè avere degli amici: l’importanza del suo ruolo è pari a quella di Felix (senza uno che distrugge Felix cosa ripara?) ed è giusto che gli venga riconosciuto il suo merito di eterno antagonista.

Assistiamo finalmente (come ormai non succedeva da anni) ad una costruzione dei personaggi da parte di Disney a 360 gradi (e qui la mano di Lasseter si sente tanto); i personaggi del film esprimono emozioni, dubbi, timori e proprie caratteristiche specifiche che li rendono subito identificabili e coerenti con il contesto, collocandoli subito nel quadro generale senza portare confusione alla narrazione generale della storia.

Giudizio finale
È un film della Pixar sotto mentite spoglie, ma d’altronde John Lasseter è direttore creativo sia di Pixar che di Disney per cui un colpo al cerchio e un colpo alla botte consentono di realizzare un buon ibrido. Ironico, divertente ma con il giusto mix di emozioni e problematiche per renderlo avvincente fino all’ultimo fotogramma.
Spettacolare la riproduzione maniacale degli effetti e dei movimenti tipici dei videogiochi anni ’80, dalle lacrime “pixellose” ai movimenti scattosi e legati a binari statici; un buon inizio per il ritorno sulle scene di uno dei giganti dell’animazione: quelli che l’hanno inventata.

Voto: 10/10

Marco

Commenti su: "Ralph Spaccatutto" (1)

  1. […] e il retrogaming, i giochi vintage hanno un fascino irresistibile. Commosso davanti alla storia di Ralph Spaccatutto non potevo esimermi quindi dalla ghiotta occasione dell’avamprima, una sorta di anteprima […]

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