Dopo l’annuncio shock di Microsoft sembrava che Paint fosse spacciato. Luci e ombre sul programma di grafica più inquietante della storia, buona lettura!
Premessa
Con il Creator Update di Windows 10 e una nuova sfavillante versione (Paint 3D) Microsoft ha annunciato il 24 luglio 2017 di voler pensionare Paint, dopo “soli” 32 anni di attività.
Le folle sono insorte: le donne hanno smesso di partorire, i criceti di abbuffarsi e i bambini hanno iniziato a parlare con un tono di voce accettabile (una mia parente di 8 anni mi ha appena trapassato i timpani con i suoi acuti: sto iniziando a vedere immagini mistiche dal dolore).
A fronte di questa insurrezione popolare Microsoft è tornata indietro tempestivamente (sembra di rivivere la rimozione del tasto Start), e quindi Paint sopravvivrà come app gratuita del Microsoft Store, per la gioia di tutti quanti.
Ma cos’è Paint?
Paint è un residuato bellico del 1985: la versione originale è nata su Macintosh col nome di MacPaint, Microsoft successivamente ha acquistato un “programma-fotocopia”, fortemente ispirato all’originale, dalla ZSoft Corporation per fornire agli utenti un programma di grafica semplice, senza livelli e/o complessità di alcun tipo.
Mentre MacPaint è stato seppellito nel 1998 a causa delle scarse vendite (non venne mai integrato nella dotazione standard di Mac OS X successivamente), Paint continua a sopravvivere: qualche rimaneggiamento di qui e di là ed è arrivato fino a Windows 10, splendido splendente.
E su Mac che si combina allora? Che alternative ho?
Per chi ha una gestione familiare a base di Mac (e non vuole dedicare una macchina virtuale Windows per l’utilizzo di Paint) esiste Paintbrush: ha ereditato il nome del Paint originale mantenendone molte caratteristiche. Nasce dalla ceneri di MacPaint, per la gioia di tutti noi.
Paintbrush, uno di noi
Come potete notare da questo capolavoro realizzato da me alle 2 di notte c’è l’aerografo, le forme adattabili, il mitico secchiello riempitutto e, per non far torti a nessuno, anche qui manca la gestione dei livelli. Così potrete divertirvi ad imprecare in lingue che non avete mai conosciuto, riesumando i santi tutti.
Non supporta lo “spixellamento libero”, per cui i dati sensibili dovrete cancellarli a suon di vernice oppure col taglia e incolla.
Comando curioso: se premete la bomba il vostro disegno/foto/schizzo/ verrà sbiancato all’istante.
In questo modo il museo degli orrori realizzato da vostro figlio nella fascia 6-18 anni rimarrà nella memoria volatile del Mac, distruggendosi alla chiusura del programma e depurandovi la vista. Occhio!
Incredibilmente supporta ancora Tiger, è totalmente gratuito e permette un’editing semplice, tranquillo o, citando il sito, sano divertimento per quando non si ha un benemerito da fare.
E sì, nel caso ve lo steste chiedendo, gira anche su Sierra. Da provare assolutamente!
Anteprima, il programma che non ti aspettaviAnteprima sui sistemi mac OS è un vero tuttofare: apre i PDF, le foto, consente di firmare documenti, di compilarli e di prendere note su di essi.
Come potete notare dal fulgido esempio sopra riportato è semplice: basta cliccare sulla cassetta degli attrezzi e aprirete un vaso di Pandora. Testo, fumetti frecce e uno strumento per cui scrivendo alla membro di segugio le linee vengono automaticamente raddrizzate ed elasticizzate (vedere la scritta ciao).
Anche qui niente pixel in libertà, per cui se dovete coprire i dati sensibili dovrete lavorare di inventiva. Di positivo c’è la differenza tra bordo e riempimento, simile ad Illustrator.
In questo modo potrete decidere se creare forme vuote o piene, fornendovi molta libertà d’azione.
Nelle frecce avrete un punto di svincolo verde acceso, così potrete applicare la curva che volete senza troppe preoccupazioni.
Tra le altre chicche una bacchetta magica mutuata da Photoshop, per selezioni pseudo-intelligenti e molto rapide.
Skitch, il più completo
A livello lavorativo usare Paint o Paintbrush su screenshot da inserire nelle presentazioni non è fattibile.
Occorre un tool professionale veloce, leggero e versatile per presentare la vostra idea.
Skitch è un programma talmente funzionale che è entrato nel “coltellino svizzero” degli accessori che porto sempre con me.
Acquistato da Evernote, permette a chi ha un account gratuito/pay di salvare gli schizzi come note. Io preferisco le note di Apple, per cui non ho collegato nessun account (e sto benissimo così).
Scaricabile sia dal sito che dall’App Store è arrivato alla versione 2.8. Skitch permette il disegno a mano libera, riquadri di varie forme e misure (anche rotondi se serve), testo e frecce come se piovessero, un tool per evidenziare il testo e una serie di spunte pronte all’uso.
Di tutto ciò possiamo cambiare spessore, colore, forma, l’unico limite è la nostra fantasia. Una volta piazzati gli elementi possiamo riprenderli, simulando una rozza gestione dei livelli.
Lo strumento che a tutti gli altri manca, però, è lo “spixellamento libero”: in pochi secondi Skitch rende un cumulo di pixel enormi volti, dati personali e scritte indecenti.
Utilissimo per lavorare su screenshot aziendali dove occorre nascondere dati importanti, per evitare la terza guerra mondiale.
Concludendo
Paint rimane il primo, l’unico e l’inimitabile. Per divertirsi con gli amici mezzi ubriachi è perfetto, realizzando vere e proprie opere d’arte come avete potuto osservare.
Una volta stampate e appese in ufficio vi renderanno fieri di aver svuotato una pentola di fagioli la sera prima, accorgendovi così che l’effetto sul vostro disegno non è l’aerografo di Microsoft ma ben altro!
Ma i concorrenti e le alternative (specialmente su Mac) non sono da meno e vi permettono, per quanto possibile tramite software gratuito, di far bella figura e di spiegare concetti facilmente e in poco tempo.
Buon Paint (o quello che avete scelto) a tutti!
Marco
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