Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Big Fat Liar

big-fat-liar_1

Storia pre-adolescenziale pregna di buoni sentimenti. Ma ne vale davvero la pena? Buona lettura!

La trama

Un regista spietato (Paul Giamatti) ruba il tema scolastico di un quattordicenne bugiardo impenitente, dedito a raccontare ed inventare storie per sopravvivere. Laddove in altri posti potrebbe sembrare un difetto ad Hollywood è una dote apprezzatissima: non a caso riuscirà ad ottenere finanziamenti e appoggi importanti grazie a questa pagina scritta in poco meno di un’ora.
Incredibili avventure, emozionanti colpi di scena e buoni sentimenti in putrefazione sono dietro l’angolo ad attenderci.

Il film

big-fat-liar_3

Amazon Video è una grande risorsa.

Da pochi giorni mi sono convertito ad una Smart TV e, sfogliando l’offerta disponibile gratuitamente ai clienti Amazon Prime, mi sono imbattuto in questa pellicola.

L’entusiasmo del mio amico era tale che mi stringeva il cuore a dirgli di no: due adolescenti che ammiccano verso il pubblico con una persona sequestrata, seviziata e colorata come un Puffo gigante avrebbero dovuto accendere i miei radar, ma per una sera ho deciso di spegnerli. Un madornale errore.

È gratis, pensi, c’è Paul Giamatti tra gli attori, cosa mai potrebbe succedere di male, pensa l’uomo ingenuo.

In Italia i distributori non hanno avuto il coraggio di proporlo al cinema: è stato pubblicato SOLO per l’home-video (e ci siamo capiti) nel 2003, altro forte campanello d’allarme. Se nessun distributore vuole portarlo nelle sale (nonostante sia uscito l’8 gennaio, il periodo più denso a livello di programmazione cinematografica), dovresti pensare, un motivo valido ci sarà stato.

Tralasciando l’ottima interpretazione di Paul Giamatti, ammirevole e piena di carisma, il resto degli attori passa facilmente nel dimenticatoio. Nelle ospitate famose rivediamo con gioia il ragazzo Steve Arkel di Otto sotto un tetto, che grazie alle sue buffonate ha avuto successo e una carriera da attore. Altro cameo gradito il simpaticissimo Donald Faison, il Turk reso celebre da Scrubs.

Un buon commento musicale accompagna le varie scene, che non spiccano certo per originalità: un copione trito e ritrito, talmente scontato da prevedere le battute di Giamatti nella scena finale, dove da un cornicione disperato chiede l’onore e il rispetto che aveva avuto fino a ieri.

Scherzi da quinta elementare, fini a se stessi, che annoiano e stancano l’appassionato smaliziato: citando altri commentatori da testate famose concordo nel sostenere che si sorride a fatica, ridere è fuori discussione.
Io ho dedicato 90 minuti della mia vita per vederlo, dedicandone altri 15 per questa recensione.

Io assumo un impegno verso chi mi legge per tutelarvi da film insidiosi per la vostra salute re questo, nonostante l’atmosfera pacioccosa, è uno di quelli.

Quando avevo 14 anni io…

big-fat-liar_2

Io capisco che, per certe persone, sia difficile rinunciare a film di questo genere. Io stesso, a 14 anni, ho visto e rivisto Casper, la prima coppia di film del ciclo Mamma ho perso l’aereo, ascoltavo gli Aqua…

Ognuno ha commesso i propri errori ed è giusto che ne paghi le conseguenze, con la fustigazione o con la visione forzata di pellicole simili.
Ma una pellicola del genere, se non siete ubriachi e/o in compagnia femminile, non dovrebbe mai esser vista da due uomini nella stessa stanza.

Gag talmente scontate che emanano odori molesti (a breve li sentiremo con i futuri odorofoni), recitazione a macchinetta per un film che perde troppo spesso il suo ritmo. Siamo costretti, contro la nostra volontà, ad assistere ad un giretto turistico per gli Universal Studios, con tanto di sfilata di moda rubando dai magazzini/guardaroba. A tutto c’è un limite, porco ladro!

Conclusione

lacrima_uomo

L’uomo della foto è visibilmente commosso e ha ragione. I film per la TV non dovrebbero essere considerati film, per il semplice fatto che non passano da una sala cinematografica.
Spesso includono bravi attori (in questo caso Giamatti, o se penso ai Pirati di Silicon Valley Noah Wyle, successivamente impiegato nel cast di E.R.) e possono rappresentare un trampolino di lancio, ma film simili sono un aborto in partenza.

Tuttavia se lo scopo è intrattenere ragazzine pre-adolescenziali che battono i piedi e muovono la testa a ritmo delle parole del primo VJ che passa, beh, in questo caso è il film perfetto.
Accecate da Frankie Muniz ascolteranno qualsiasi cosa e lanceranno indumenti intimi per strada, tutto passerà per verità assoluta.

L’unica speranza è la maturazione, augurandosi che presto i poster di Muniz e le pellicole di questo film finiscano nel fuoco sacro purificatore del buon senso, passando così ad una crescita spirituale, oltre che fisica.

Ci sono cose peggiori di questa: un attacco di colera, la tripanosomiasi africana (detta malattia del sonno), il coma diabetico, la visita della suocera la domenica mattina quando vorresti dormire… probabilmente anche la carestia del Terzo Mondo supera abbondantemente l’orrore di questo film.

Giamatti merita un 8/10, il film deve purificarsi nell’acido per risultare passabile.

Allontanate i bambini, mandate la moglie e i cugini in vacanza, salvatevi almeno voi, miei prodi amanti del biglietto stampato e obliterato!

È il classico film della domenica pomeriggio, dove con espedienti idioti, un giretto negli studios per far vedere che sono bravi e buoni anche loro, un ottimismo cretino da Happy Days e un morale straccia-lacrime e straccia…. si arriva, dopo 90 estenuanti minuti, alla fine. E non serve nemmeno il fischio dell’arbitro!

Esistono commedie decisamente migliori? Sì. La mazzetta da 3 chili risolverà i vostri problemi? Sì. Bene, allora avrete già tratto le vostre conclusioni.

Andrà meglio la prossima volta dai.

Voto: 4/10

Marco

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: