Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

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Riuscirà un moto-teppista a raddrizzare una classe di delinquenti professionisti che frequenta le medie? Buona lettura!

La trama

Eikichi Onizuka, dove aver fatto parte di un temibile duo di teppisti con il suo amichetto meccanico a Shonan, arriva all’istituto Seirin dopo aver frequentato un’università di terza categoria.

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Dopo un colloquio disastroso a causa di un CV sgrammaticato e di un incontro violento con il vice-direttore che palpeggiava le donne sull’autobus (nell’immagine sopra vediamo un German Suplex eseguito da Onizuka) si dedica alla guida dei camion su lunghe distanze. Richiamato a gran voce dal suo amico infrange 6.500 regolamenti stradali per presentarsi a scuola: la bidella-direttrice ha deciso di assumerlo per raddrizzare la propria scuola.

Da qui nascerà un turbinio di fantasie su studentesse in divisa scolastica, lezioni al limite dell’umana immaginazione e una crescita personale e spirituale per tutti i ragazzi della quarta sezione, terzo anno delle medie.

Conosciamo il Great Teacher

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Su cartaceo troviamo un pre-quel, GTO e il seguito su cosa combinerà una volta giunto in California. La serie TV si colloca nel mezzo, elaborando i concetti del manga su 43 episodi – dove, ad usare un eufemismo, ne vedremo di tutti i colori.

Onizuka, infatti, non si pone certo l’obiettivo di insegnare astrofisica o trigonometria: si addormenta lui stesso insegnando scienze sociali. Il suo stile è orientato alla “scuola della vita”: se sbagli paghi, e se devo fartela pagare  fidati che non lo scorderai tanto facilmente. Onizuka, infatti, grazie alla militanza in questo duo dalle imprese impossibili, ha il rispetto e gli ossequi di tutti i moto-teppisti della città, ricevendo la venerazione tipicamente riservata agli dei.

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Lui è l’uomo che può, è quello che si lancia da un ponte interrotto e, pur distruggendo la moto, prende una rete in tempo e salva sia lui che la studentessa. Riesce a nuotare in apnea per vasche da 50 metri senza nessun problema, nonostante sia un fumatore. Al ristorante giapponese ordina navi di Sashimi, sushi, ventresca di tonno purissima, uova di salmone e riso per dieci, in modo da essere sicuro di avere la pancia piena.

È l’uomo dei record, insomma.

La critica sociale

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L’anime in questione, anche se ha un tratto volutamente demenziale e dissacrante, non è stato sfornato certamente dallo Studio Ghibli fondato dal Maestro Miyazaki o da Makoto Shinkai (Il giardino delle parole, 5 cm al secondo, Oltre le nuvole il luogo promessoci e molti altri), per intenderci.

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Il target è il pubblico adolescenziale: lo stile semplice e diretto diventa preciso e dettagliato sui primi piani o sulle inquadrature chiave. Per il resto lo stile rimane asciutto, senza troppi fronzoli e orientato al ritmo dell’episodio, senza rallentamenti (salvo riflessioni psicologiche di vent’anni fa, allora il regista tira il freno a mano in quel caso).

L’autore, con la sua opera, ha voluto fortemente criticare (estremizzando alcune situazioni a scopi narrativi, ovviamente) la situazione decadente della scuola giapponese: tra professori che compiacciono i voleri degli studenti per godere dei favori derivanti dai genitori influenti passando, come nel caso di GTO, a vari tentativi di suicidio, ragazzi abbandonati a se stessi, terrorismo a scuola (firmato Urumi Kanzaki), bullismo e maltrattamenti anche da parte di giovani ed innocenti fanciulle (all’apparenza).

Parent Advisor

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Spesso fraintendiamo e, essendo abituati a vedere questi cartoni al pomeriggio con pane e Nutella, pensiamo che siano innocenti.

In realtà in Giappone questi prodotti vengono pensati anche per un pubblico adulto e trasmessi in prima serata, al pari delle nostre serie televisive più famose.

In Italia spesso vengono ri-editate, censurate o ri-doppiate per mascherare significati ambigui o per evitare di toccare temi troppo scottanti per la fascia del Buondì.

GTO andrebbe evitato al di sotto dei 14 anni: è diretto, puro, senza filtri e mostra, seppur edulcorando alcune situazioni trasformandole in film hollywoodiani, i gravi problemi della scuola giapponese.

Oltre ai temi del tentato suicidio (sempre sventato da Onizuka, per fortuna), dell’isolamento sociale e del bullismo (verso studenti e professori) troviamo scene da moto-teppisti, dove ricalcando famose trilogie come il Padrino o i capolavori di Scorsese, assistiamo anche a sequestri di persona.

La presenza di un adulto che contestualizzi e spieghi al minore le varie situazioni è fortemente consigliata.

Conclusione

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Un anime completo, sotto ogni punto di vista: azione, sentimento, intrigo, mistero e paura si fondono in 43 episodi mozzafiato, dove l’esito finale non è mai scontato.

Grazie alla divinazione Onizuka riesce in imprese quasi impossibili per persone normodotate: l’amore per i suoi studenti e la sua dedizione alla professione sono encomiabili, e, per non rendere il personaggio troppo serio o pesante, viene alternata alla sua passione per le studentesse, al suo amore per l’intimo femminile e per le grandi abbuffate animalesche.

I metodi di Onizuka, diretti come un pugno alla bocca dello stomaco, sono incredibilmente efficaci: non solo raggiungono l’obiettivo ma trasformano gli studenti in docili agnellini.

Onizuka infatti nelle sue “lezioni speciali” insegna ciò che ha imparato sulla strada: come vincere una sfida, come impressionare le persone e come cavarsela in ogni situazione, sempre e comunque.

A fronte di tutta questa azione troviamo una buona parte della serie (dalla metà in poi, circa) orientata anche sull’approfondimento psicologico dei vari personaggi: in questo modo acquisiscono spessore e diventano familiari per lo spettatore, che in pochi secondi riesce a ripercorrere gli anni precedenti focalizzandosi sugli eventi chiave.

Con china e inchiostro i maestri giapponesi riescono a costruire personaggi più veri, sfaccettati e complessi di molte serie TV che vediamo in onda tutti i giorni.
Un livello di analisi notevole, che coinvolge il fruitore a 360 gradi nella vita dei protagonisti, chiamandolo in causa spesso quando si tratta di scelte difficili e ci si chiede: ma io come avrei agito in quel contesto?

Un capolavoro da recuperare (con le dovute avvertenze legate alla minore età degli spettatori), sono sei DVD venduti a cofanetto: non è difficile reperirli nelle fiere del fumetto o su Amazon. 35 euro e ve li portate a casa, con il doppio audio italiano/giapponese.

Voto: 10/10

Marco

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