Ecco la recensione del tanto atteso nuovo Fast & Furious: vediamo insieme se vale la pena del biglietto!
Prima specifica: non è la continuazione di Tokyo Drift (chiamarlo 4 infatti, sarebbe sbagliato): è un intermezzo tra il secondo e il terzo.
Seconda specifica: Vin Diesel, tanto contrario a tornare sul luogo del delitto, qui ricompare con il cast del primo storico film al completo ed in gran forma (il che non è davvero male).
Il trailer non rende giustizia al film in sala: sembra una scopiazzatura del primo, giudicando i pochi secondi che trasmettono su Youtube e in tv (ricorderete lo storico assalto ai camion effettuato con le Honda Civic).
Presi biglietto e pop corn ci sediamo e notiamo un netto miglioramento della fotografia in generale: le inquadrature sono più penetranti rispetto ai precedenti, anche il racconto è molto dinamico e viene intervallato da flash back e presente, il che lo rende davvero piacevole e avvincente.
La storia è presto detta: ammazzano la fidanzata (Michelle Rodriguez) di Toretto (Vin Diesel) e Brian (Paul Walker), ora agente FBI, lo aiuta a farsi giustizia.
I dialoghi sono ben studiati e non ricadono nei clichè dei film sulle macchine da corsa, mantenedo una giusta dose di humour che non rovina l’atmosfera.
Le auto danno il meglio di sè: vediamo Chevrolet, la Mitsubishi Evo blu di Brian, la versione aggiornata della Muscle Car (con aerazione in bella vista sul cofano) di Toretto, la storica Ford Torino (già vista in Gran Torino con Clint Eastwood): oltre che agli ultimi modelli si punta quindi anche su auto d’epoca.
La colonna sonora (a parte un pezzo hip hop italiano che fa venire la pelle d’oca, andava lasciata la canzone originale americana) è ottima, stile r’nb e hip hop che ben si sposa con il clima, circondato da auto tenute in splendida forma e ragazze pin up molto coinvolgenti.
La fotografia e il montaggio risultano buoni, grazie ad un taglio veloce e deciso delle inquadrature per la prima e ad un ritmo sincopato per il secondo. La visione dei primi due film (F&F 1 & 2) è consigliata, in quanto è utile per capire meglio i due personaggi principali e le loro dinamiche, che il film cita e riporta ai due precedenti capitoli.
Nel complesso non ci può lamentare, lo stile e la classe di Fast and Furious sono state preservate ed arricchite grazie a nuovi intrecci, con uno spazio maggiore per Toretto che permette di scavare e analizzare meglio il personaggio.
Consigliato con la propria compagnia d’amici; con la ragazza solo se è veramente appassionata di motori, la storia di fondo della ragazza persa potrebbe non giustificare due ore di inseguimenti, sparatorie e risse.
Voto: 7,5/10
Marco
Commenti su: "Fast and Furious Solo Parti Originali" (2)
Mi è piaciuto un sacco questo film, anche grazie al mitico Vin Diesel!! Ti carica a bomba, ma avrei preferito un po’ di Disturbed (vedi XXX) o Saliva (vedi Fast & Furious 1), insomma del buon hard rock, piuttosto che l’hip hop!
cobain86–>Il mondo delle corse clandestine e del tuning marcia molto sull’hip hop. Criticamente il trailer non rende giustizia e alcuni dialoghi (salvo alcune battute molto riuscite) potevano esser un po’ meno scontati, ma per il montaggio tanto di cappello: nella scena dell’incidente ti commuovi quasi…
La parte bella (come già specificato nell’articolo) è il poter scavare ancora di più nella vita di Toretto: curioso sarebbe veder una cosa simile sulla vita di Brian, di cui sappiam ancora poco (tranne l’incontro con un suo ex compagno di cortile, nel 2).
Marco
[…] che nel film ci credevano Jennifer Aniston (Friends) e Vin Diesel (per gli amici Vincenzo Gasolio, Fast and Furious) compaiono come doppiatori di alcuni personaggi, lascio a voi scoprire […]