Alice è pronta a ritornare nel mondo del Bianconiglio: buona lettura!
La trama
Alice ritorna da un viaggio intorno al mondo e scopre che la madre ha venduto le sue quote societarie ad un affarista senza scrupoli, ex pretendente della bionda ragazza.
Con la cessione delle quote societarie, se Alice e sua madre vorranno continuare ad avere un tetto, devono cedere il galeone del defunto marito a cui Alice è molto legata.
In tutto questo compare il Brucaliffo che, tra una boccata di narghilè e l’altra, chiede aiuto all’innocente fanciulla per salvare il mondo e il Cappellaio Matto.
Il film
Fa piacere ritrovare dei vecchi amici come il segugio parlante, il Bianconiglio salterino, lo stregatto, i gemelli pagnotta e così via.
Molto tempo è passato dal primo film Alice in Wonderland e, onestamente, la pubblicità in questo caso è stata decisamente ingannevole: tutto faceva supporre la regia di Tim Burton e invece la regia è stata affidata a James Bobin,
Burton risulta tra i produttori. Il cambio di regia si sente eccome, in alcuni momenti assistiamo a scene talmente zuccherose che la glassa cola e trasuda dal telo cinematografico, ho rischiato una crisi iperglicemica.
Anche in questo caso sono state accuratamente evitate canzoncine idiote con persone che saltellano senza un valido motivo, conferendo al film un barlume di serietà e credibilità.
In questo film Sacha Baron Coen interpreta il Tempo, il gestore indiscusso delle nostre vite: Alice dovrà saltellare a ritroso nel tempo per cercare di capire se la famiglia del matto cappellaio è ancora viva mentre, se ricordate, nel primo film, veniva data per spacciata e divorata dal drago della Regina di Cuori. Molto bravo e credibile nel ruolo, rincorrerà Alice con tanta foga al fine di recuperare la Cronosfera che permette di viaggiare nel tempo gratis, senza dover passare dal via o dover corrispondere una quota per l’abbonamento all’ATM.
Il Cappellaio Matto nel film appare sottotono, rimpiango i momenti di pura e sana follia di Willy Wonka: nei momenti di massimo splendore il cappellaio risulta una persona in preda ai deliri forniti da allucinogeni (il che si avvicina abbastanza al reale, vedi Sindrome del Cappellaio Matto). Anche se la pellicola si basa sulla storia del cappellaio la sua presenza è fortemente limitata (non che se ne senta la mancanza, in effetti).
Speriamo che Depp risolva i problemi personali con la moglie e tenga le mani a posto, una buona volta; se finisce al gabbio potrebbe essere la sua ultima interpretazione.
Concludendo
Film psichedelico e onirico che sfrutta il ricco immaginario di Lewis Carroll, a fronte del successo del primo capitolo (oltre un miliardo di dollari d’incasso, a fronte di un budget sui 200 milioni di dollari).
Johnny Depp in secondo piano, c’è maggior spazio per il Tempo, personaggio interpretato magistralmente da Sacha Baron Coen, e l’approfondimento della vera storia del Cappellaio Matto.
Capiremo anche il motivo della testa gigantesca della Regina di Cuori, un dubbio che attanagliava le nostre notti fino a ieri sera.
Consigliato a tutti gli amanti del “vero” Lewis Carroll: buona esecuzione.
Voto: 7,5/10
Commenti su: "Alice attraverso lo specchio – Alice Through the Looking Glass" (4)
L’ho visto e mi è piaciuto tantissimo
Io dalla commozione ho abbracciato parenti a me sconosciuti!
La critica lo sta criticando, ma per me è molto bello. Io dopo che ho parlato di alcuni racconti, racconto delle curiosità su Alice
Preferisco la mano di Tim Burton e il trailer è molto ingannevole su questo. Produttore e regista non sono intercambiabili. Detto ciò è stato piacevole, anche se non sconvolgente.