Oggi un racconto sexy legato dolcemente alla musica: il primo nel mio blog (e della mia collezione). Se volete lasciare un commento e/o consigli sono sempre benvenuti!
Buona lettura!
Roxette – Wish I could fly
Lei arriva in un abito nero e rosso molto sexy, la canzone (vedi sopra) parte dal lettore cd con i Roxette dei tempi d’oro, le casse Bose diffondono il suono divinamente in tutta la stanza.
Iniziano i baci, le carezze, il suo corpo inizia a muoversi in sincronia con la musica…
Il vestito inizia a scendere, via il reggiseno, via ogni inibizione e paura, solo noi in una stanza semi illuminata da candele e tende rischiarate da lampade calde, che diffondono una luce giallastra.
Il suo respiro inizia ad entrare in simbiosi con il mio, i baci aumentano, il seno diventa pasta nelle mie mani calde, le sue braccia si stringono intorno al mio collo, i nostri corpi ballano una strana danza che segue la canzone in loop, non ne servono altre, solo Wish I Could fly dei Roxette.
Inizia a baciarmi il petto, scende verso gli addominali, mi slaccia i jeans levandomeli piano piano, io le tolgo il perizoma.
I nostri corpi si uniscono, l’incastro perfetto, l’apoteosi della musica, i bassi che vibrano all’interno dei nostri cuori, sentire il suo corpo unito al mio che si dimena in una dolce ma lenta seduzione, le sue mani che mi accarezzano i pettorali e i capelli, me li stravolgono, me li arruffa per fare una risata con me e per baciarmi ancora una volta, come se fosse l’ultima, come se non l’avessimo mai fatto prima.
I suoi capelli al vento roteano con forza e seguono i suoi gemiti di piacere, li accarezzo quando scende su di me per cercare i miei baci, le mie coccole, la mia forza che le procura tanta felicità e gioia.
I suoi occhi verde brillante mi guardano, mi cercano, mi mostrano la sua vera anima, ciò che è stata: le sue paure, le sue emozioni, la sua voglia di ricominciare da zero con me, la passione che le arde dentro e che non le dà pace, il fuoco che la divora facendola inarcare con la sua schiena scolpita da anni di nuoto sincronizzato, le gambe tornite e un seno rotondo pieno, da riempire di baci.
Arriva il momento, straziante ma meraviglioso per lei, unico e potente oltre ogni aspettativa per me, la piccola morte la chiamano: lei si accascia su di me con il suo corpo splendido, con le goccioline bagnate che scorrono da lei su di me, con la sua testa unita alla mia, con il suo fisico tra le mie braccia a proteggerla dal mondo e le sue brutture.
Mentre lei va a farsi una doccia io mi rilasso un po’, prendo il telecomando e cambio canzone: ora è decisamente un momento giusto per godersi Spending My Time, con il rumore della doccia di sottofondo e del traffico che passa indifferente nella strada di fronte.
Ma quando torna è talmente sexy che la colonna sonora diventa How do you do e successivamente Sleeping in my car: oggi pomeriggio ho come una mezza idea che non andrò in palestra 😉 .
Marco
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