
Jack Black/Slappy
Non so come funzioni all’estero ma qui a Reggio per farti riconoscere uno stage devi girare come Alice nel Paese delle Meraviglie. Buona lettura!
Parlano di semplificazione della PA (Pubblica Amministrazione) ma è un’emerita pagliacciata: bolli, incartamenti, chiromanti, affabulatori e impiegati che si presentano a giorni alterni, in mesi bisestili e anni alternati… per effettuare le varie consegne devi reincarnarti in un’altra vita!
Metti la firma, il timbrino, no non puoi farlo in digitale, stampa tutto… e meno male che siamo paperless! E se non lo fossimo cosa avremmo? Stanze murate di carta stampata? Ah no, è vero, quelle le abbiamo già…
Tra uffici, bolli, timbri e firme scopri quant’è profonda la tana del Bianconiglio solo quando vedi tutti i giri che devi fare. La burocrazia, specialmente nella Facoltà, è un qualcosa di irrinunciabile evidentemente.
Ieri sono stato ad una proclamazione di laurea e, nonostante noi facciamo 3 anni, ho sentito per tutti la nomina di Dottore in Scienze della Comunicazione.
Vorrei invitare mia cugina e tutti quelli che pensano che stiamo raccogliendo merendine a segnarsi questo. E a considerare che quando pagano fior di quattrini un fotografo per i servizi più vari, spesso, c’è una base comunicativa dietro.
Questa è la differenza tra chi scatta per far vedere il bimbo come un patacca sdraiato nel lettino e chi si avvicina al viso per cogliere il suo sorriso.
Non penso d’essere superiore a nessuno però non sopporto chi parla delle cose senza conoscerle. Ho 30 anni e voglio dimostrare il mio potenziale: per tutti gli altri pulitevi la bocca dallo zucchero a velo 😉 e ingozzatevi di meno.
Marco
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