I fratelli Coen ci intrattengono con una storia al limite del paradossale: buona lettura!
Trama
Lebowski è un figlio dei fiori dedito alla marijuana e ai White Russian. Una sera riceve la visita di due picchiatori che esigono da lui dei soldi che, ovviamente, non possiede e così urinano sul tappeto. Lebowski, contrariato, si rivolge al suo omonimo miliardario per avere giustizia ed entrerà, pian piano, in una girandola di eventi buffi, ironici e talvolta paradossali.
Il film
Curioso di godermi un film dei fratelli Coen dopo Non è un paese per vecchi ho deciso di scegliere Il grande Lebowski e sono rimasto colpito: da un thriller ad una commedia il salto è enorme eppure la costruzione dei personaggi è impeccabile: il messicano impomatato che lecca la sua palla da bowling, la donna fascinosa che tende a spogliarsi con naturalezza e cerca di diventare mamma in autonomia, l’amico del protagonista sempre pronto con la pistola in mano a sfondare muri come nei Marines… è un corollario di personaggi incredibili, assurdi e ironici da esser veri e regalare risate, smorzando quei lievi momenti di tensione che incontriamo durante il presunto sequestro della bionda ragazza del boss, ventenne prosperosa raffinatissima e per niente interessata ai soldi (sarcasmo).
Dal piano tecnico, oltre a musiche calibrate alla perfezione, troviamo inquadrature molto originali: dall’interno di una palla da bowling, dietro alla macchina dei birilli… e i viaggi compiuti dal protagonista sotto l’effetto di sostanze non sono da meno, con musical e balletti degni di Broadway.
Concludendo
Un film da recuperare nella calura estiva, per ridere con intelligenza grazie ad un’opera girata magistralmente. Divertente, ironico ma anche cupo e dark quando serve, una splendida fotografia dell’America old style senza troppi fronzoli ma con spunti tecnici e comici interessanti. Consigliatissimo.
Voto: 8/10
Marco
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