Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Ghostbusters al femminile

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Il 2016 a quanto pare è stato l’anno dei remake: in attesa della rivisitazione del drago invisibile Elliott godiamoci questa versione degli acchiappafantasmi al femminile. Buona lettura!

La trama

Una giovane ricercatrice viene espulsa dall’università a causa di alcune pubblicazioni “fantasiose” ed esoteriche su spiriti e spiritelli. Ritrovate le amiche di un tempo fanno combutta e decidono di aprire un’azienda di acchiappafantasmi, con tanto di carro funebre al seguito. Ne succederanno delle belle.

Il remake

Può un film cult essere rifatto? No, sarebbe come rifare la Gioconda. Tuttavia può essere reinterpretato in chiave femminile e i risultati sono interessanti.

I caratteri femminili scelti per questa pellicola sono abbastanza fedeli all’originale: il proletario del Bronx, la scienziata pazza che darebbe fuoco a New York con il kerosene, la ricercatrice disoccupata e l’organizzatrice puffettosa, ansiosa di dare consigli a badilate e sempre pronta alla battuta.

In questa variante estrogena troviamo molti elementi comuni, tra cui New York che sta per essere inondata da fantasmi di ogni genere, il loro gridare al panico ma nessuno vuole ascoltarle, un enorme mostro gigante che vuole abbattere copiosamente tutti i grattacieli della Grande Mela e così via. Gli elementi caratteristici sono tutti presenti, incluso il carro funebre per risolvere emergenze.

Tra le guest star della pellicola un meraviglioso Bill Murray nei panni dello scettico che ha bisogno di prove: la lacrima scende facendo il paragone con il 1984, verrebbe voglia di dargli un lecca lecca e di portarlo in giro per il parco a saziare piccioni curiosi. Nella nuova versione, come potrete notare nella foto in alto, le nostre eroine vengono acclamate da metallari incalliti, grazie ad una cattura in tempo reale.

Concludendo

La curiosità ha vinto le perplessità e mi ha portato in sala, gambe larghe popcorn sulla destra, per godermi questo reboot del 2016 tutto in rosa.
È stata una serata piacevole, un modo nuovo per vedere gli acchiappafantasmi anche se, onestamente, la parte del segretario imbecille con la ricercatrice che inizia ad avere le vampate me la sarei comodamente risparmiata. Questi effluvi ormonali, anche se molto comici, al pubblico maschile non solo non interessano ma tendono a creare quello stato di coma vigile dopo 30 secondi.

Nel complesso un buon tentativo, divertente per una serata in compagnia o con la propria fidanzata. Consigliato.

Voto: 7/10

Per l’immagine di copertina si ringrazia il sito IoDonna.

Marco

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