Valentina è un fumetto nato nel 1965 dalla mente geniale di Crepax; fin da subito, con la sua presenza conturbante e sguardi ammiccanti, è diventata il simbolo (nonchè protagonista attiva) della Milano da bere, immersa tra il thriller, il noir e il sexy, grazie anche alla sua professione da fotografa. Oggi parliamo della serie tv del 1988 (tuttora in vendita su ebay in cofanetti da 3 dvd rimasterizzati nel 2008). Buona lettura!
Demetra Hampton grazie al fisico da modella (e ad un buon doppiaggio, reso necessario dalla provenienza straniera ed il tono un po’ da trans dell’attrice) ha conquistato tutti, sconvolgendo un’intera generazione di spettatori e, finiti i 13 episodi della serie, scomparendo praticamente nell’oblio un po’ per scelta (ed un po’ per mancanza di chiamate, come succede nel mondo della tv).
Ho scoperto questa chicca televisiva guardando Matricole & Meteore: capirete la sorpresa! Infatti quella birbacciona di Valentina la conoscevo già dai tempi della tesi (parlando di fotografia era un riferimento iconografico quasi obbligatorio) basandomi dalle sue origini, cioè dalle pagine del fumetto.
Quando ho letto della serie tv pensavo che fosse la classica trovata pubblicitaria risolta a caciotte e maccheroni, con qualche guardone che spia dal buco della serratura (erano i tempi d’oro del trash italico) e la solita sgallettata che si dimena mostrandosi a poppe alterne, dipingendo il maschio italiano come boccalone arrapato.
Recuperando le registrazioni del 1988 (un po’ consumate ma ancora ben visibili) mi sono dovuto ricredere: una serie che strizza un occhio a Dylan Dog, mescolando l’erotismo provocatorio a toni noir con gran classe (il tutto accompagnato da un tappeto musicale ispirato dalla forte passione per Paganini): non sembra neanche italiano, a momenti!
La serie (che piaccia o meno) è stata unica ed irripetibile, in quanto gli alti costi di produzione (il computer non veniva ancora usato in modo massiccio per economizzare ed ottimizzare la produzione di fiction italiane) hanno costituito un deterrente per la seconda stagione.
Evidentemente anche il ritorno di pubblico (vuoi per la fascia oraria e/o per il taglio innovativo con cui vengono raccontate le storie) era modesto e così hanno fatto fagotto, portando a casa l’investimento con gli interessi.
Il pubblico però ha buona memoria e ancora oggi onora Demetra per la sua Valentina, così vera e sexy da sembrare un sogno fumettistico (come poi diventa in alcune sequenze, in bilico tra coscienza e fantasia): la prova di quanto affermo è la pubblicazione in dvd della serie, avvenuta nel 2008.
3 dvd per 13 episodi davvero interessanti: tra le ospitate curiose per il pubblico femminile Kim Rossi Stuart, per noi maschietti (qualora Demetra ci lasciasse ancora un minimo respiro) un’ancora sconosciuta Sabrina Ferilli che tenta di sedurre il fedele Phil.
Un modo raffinato e convincente per rendere questo fumetto reale, senza scadere nel pornografico ma patinandosi con classe in atmosfere e racconti sussurrati che cercano di coinvolgere lo spettatore con garbo, lasciandogli sempre quel pizzico in bocca per la puntata successiva.
É trasparente il fatto che Valentina è un fumetto ma il telefilm è per adulti: certi contesti feticisti e varie situazioni di pericolo lo rendono adatto ad un pubblico formato (ed informato).
Un pezzo della nostra televisione da recuperare assolutamente, un piccolo bijoux che non merita l’oblio ma casomai la rivalutazione: davanti a certi prodotti dozzinali odierni questo telefilm appare come pura poesia.
Marco
Commenti su: "Valentina colpisce ancora" (1)
Mi ricordo una scena in cui mi sembrava si masturbasse…mi sembra in bagno ma non vorrei ricordare male..ecco,io sto disperatamante cercando quella canzone instrumental
…purtroppo non mi ricordo l’episodio.