Un nuovo capitolo per la seconda trilogia di Jurassic World: buona lettura!
La trama
Isla Nublar viene rasa al suolo dalle eruzioni vulcaniche e tutti decidono di intervenire per apportare un contributo non richiesto: al governo del Costa Rica non interessa, molti la definiscono una selezione naturale e va bene così.
Ovviamente la Ingen, che ha investito milioni sul progetto dinosauri, cerca di salvare il salvabile portando i dinosauri sulla terraferma: da qui inizieranno le peripezie per evitare ulteriori catastrofi.
Ciak… action!
Il secondo capitolo della nuova trilogia, denominata Jurassic World, prosegue idealmente il secondo capitolo della vecchia trilogia: all’epoca era bastato trasportare un T-rex a San Diego per scatenare panico e distruzione, questa volta gli esemplari sono molti di più.
Tra questi ritroviamo, giusto per sottolineare la stupidità umana (qualora occorresse), l’Indominus Rex, il nuovo dinosauro confezionato in laboratorio che abbiamo imparato a conoscere nel primo capitolo di Jurassic World.
Anche qui, tra uomini Marlboro, ignoranza a sbadilate e armi letali i feriti non mancano.
Nonostante Hammond abbia siglato più lapidi di un’agenzia di pompe funebri le persone non imparano: considerano il T-rex alla stregua di un grosso leone, dove con una coccola e qualche bistecca si risolvono tutti i problemi.
Per quanto possa aver apprezzato la prima trilogia la seconda sta diventando ripetitiva: per rompere la monotonia hanno trasportato i dinosauri nel mondo reale, lasciando un finale aperto su cosa potrà accadere nel terzo (e speriamo ultimo) film della seconda trilogia.
Il libro di Crichton è oramai un lontano ricordo: è un action movie a tutti gli effetti, con la bella ragazza bisognosa di testosterone, la piccola aiutante (perché per Spielberg puoi salvare il mondo se hai tra gli 8 e gli 11 anni), il cattivo di turno e studiosi di vario genere.
Ormai il mix è collaudato: è talmente scontato e prevedibile che si avvisato, già da qualche scena prima, chi controllerà i canini del T-rex, dei velociraptor e della nuova tamarrata, l’Indominus Rex.
Concludendo
Probabilmente, anche se non piace doverlo ammettere, anche la saga di Jurassic World (terminato il prossimo film) dovrebbe giungere all’estinzione.
È stato bello, commovente, i nostri figli hanno partorito al grido di “Si muovono in branchi!”… ora basta però.
Si sta riscaldando la minestra, con un evidente calo di idee e con appigli verso la clonazione umana, perché non sanno più quale coniglio estrarre dal cilindro.
È ora di dire basta.
Film divertente, commovente per il discorso morale-familiare che accompagna le pellicole della saga, dinosauri stupendi ma… inizia a sentire la stanchezza degli anni.
Speriamo che il prossimo possa concludere la saga e porre la parola fine a questo merchandising dilatato allo spasimo, solo per far cassa.
Voto: 8/10
Marco
Commenti su: "Jurassic World II – Il regno distrutto" (3)
Ottimo post, come sempre! 🙂
Molto gentile, come sempre 🙂
Te lo meriti! Grazie per la risposta! 🙂