Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

La truffa dei Logan

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Una banda di bifolchi parte per una grande rapina: riusciranno nell’intento? Buona lettura!

La trama

Jimmy Logan, manovale edile con un’ex moglie (Katie Holmes) e una bambina prodigio, viene licenziato a causa della gamba zoppicante.

Quando raggiunge l’ex moglie scopre che si vuole trasferire al di là del confine di stato e, come se non bastasse, gli staccano il contratto per la telefonia mobile in quanto non paga da sei mesi la bolletta.

Parla con il fratello Klyde, a cui hanno dovuto amputare l’avambraccio per via dell’Iraq: decidono di organizzare un colpo a spese dell’ex datore di lavoro di Jimmy, un circuito dove gareggia la Nascar.

In combutta con un detenuto (Daniel Craig, 007) e i suoi due fratelli, completamente rincoglioniti, riescono nella mirabile impresa. Ma un imprevisto cambierà le carte in tavola.

Il film

Gli ultimi due Ocean’s hanno testato la mia resistenza e rimanere sveglio, credetemi, è stato un sforzo sovrumano.

Detto questo penso che Soderbegh, pisolini a parte, sia un buon regista e così, visto la serata “tutto a 3 euro”, ho colto la palla al balzo e mi sono concesso una seconda proiezione.

Non ho visto Magic Mike: vedere uomini che sculettano a ritmo di disco music non è il mio forte, lo ammetto.

Per La truffa dei Logan mi sono ricreduto: sono tutti vestiti e, anziché denudarsi spalmandosi di olio di palma, organizzano una truffa… la trama mi sembrava leggermente più interessante.

È una commedia basata su una truffa, un territorio che Soderbergh conosce molto bene. Attori noti al grande pubblico (tra cui il nostro “mangiapatate” preferito, Adam Driver), un ritmo scanzonato accompagnato da una colonna sonora ispirata a Miami Vice rendono il film fresco, divertente, ironico e dissacrante.

La pellicola ricorda e omaggia lo stile fancazzista e ignorante di My name is Earl: molte cose avvengono per caso, i soci sono ignoranti come talpe in un buco, la bella ragazza saltella qui e là portando gioia e felicità (e provocando danni che molti non si aspetterebbero mai).

Concludendo

L’ironia di fondo coinvolge il pubblico in sala divertendolo: sono dei criminali ma non spaventano nessuno, nessuno viene ucciso con una calibro 50 e, quando i toni si stanno facendo troppo seri… intervengono gli orsetti di gomma a dissipare il tutto.

Nel cast, piccola chicca, troviamo anche Seth MacFarlane (il padre dei Griffin, American’s Dad e Cleveland Show) per aggiungere un po’ di colore e umorismo extra.

Un film scanzonato, apparentemente senza pretese (in realtà girato da un pool di professionisti), molto leggero e fresco come una serata d’estate.

Diverte, coinvolge e intrattiene con una buona trama lineare e pulita. Lo stile è, evidentemente, quello degli Ocean’s ma, nonostante nel film la citazione compaia, loro vengono definiti la banda dei contadinotti.

Sicuramente merita uno sguardo, adatto per una serata tra amici senza impegno.

Voto: 8/10

Marco

Commenti su: "La truffa dei Logan" (5)

  1. Anch’io ho parlato di questo film nel mio ultimo post, in cui ho anche condiviso i miei ricordi d’infanzia più belli… spero che ti piaccia! 🙂

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