Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Inferno

Inferno_Ron_Howard

Ron Howard propone il terzo capitolo di Dan Brown: tripudio o vergogna? Buona lettura!

Trama

Un professore di Harvard (Tom Hanks) si risveglia in un’ospedale a Firenze senza ricordare cosa è successo. Una finta dottoressa lo aiuterà ad evadere accogliendolo e accompagnandolo alla ricerca della verità suprema.
Nel mentre un pazzoide decide di riportare la peste nel mondo attuale per dimezzare l’umanità ed evitare la distruzione totale del nostro pianeta.

Il film

Non avendo visto i due film precedenti (Il codice Da Vinci e Angeli e demoni) ho deciso di iniziare da questo, convinto dal trio magico (Howard alla regia, Hanks alla recitazione e Zimmer al reparto musicale).
Dopo un inizio che mi ha provocato nausea a causa della continua messa a fuoco ballerina ho iniziato, finalmente, a godermi il film quando il regista ha fatto pace con la macchina da presa smettendo di giocare con lo zoom.

Sono andato al cinema scevro da giudizi o influenze, non sapevo nemmeno il genere: mentre osservavo le immagini che si stagliavano sul tendone traforato ho capito che parlavamo di un disaster movie.
Il tutto condito da fitti misteri, risolvibili solo grazie ad una conoscenza enciclopedica di condotti e cunicoli presenti in vari monumenti storici.

La regia, tranne nel primo quarto d’ora, rispecchia lo stile di Howard: diretta, pulita, senza sbavature. Le musiche di Zimmer accompagnano in modo sublime ogni scena e Hanks… beh inutile dirlo, in splendida forma.
A differenza di qualche filmetto leggero per casalinghe Hanks è votato a film impegnati, riuscendo a superare la prova a pieni voti.

Concludendo

Il genere disaster e affini non mi entusiasma, tuttavia gli intrighi da risolvere risultano ben calibrati e appassionanti. Interessanti le visioni demoniache che infestano i sonni del baldo professore, accomunandolo alle ossessioni che appartengono a Dylan Dog. Vivi complimenti anche a Irrfan Khan, attore che ho imparato ad amare grazie a The Millionaire e La vita di Pi: ben calibrato nel ruolo, preciso e pungente al momento giusto.

Film interessante che mi ha stimolato a vedere i due precedenti. Merita un’occasione, andate al cinema!

Voto: 8/10

Marco

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