Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

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Un MacBook Pro 17″ del 2010 e due porte USB 3.0 di ultima generazione: matrimonio possibile? Vediamolo insieme, buona lettura!

Premessa

Un mio caro amico ha deciso di entrare nel mondo Mac acquistando un ricondizionato su Internet.

Cercando e ricercando nella sua migrazione ha trovato un MacBook Pro 2010, processore i5 “Arrandale” da 2,66 Ghz, 1 TB SSD Samsung 850 EVO (installato successivamente), reparto grafico NVIDIA GeForce GT 330M e Intel HD Graphics.
Il sistema è stato aggiornato a macOS Sierra 10.12.6, in modo da poter godere degli ultimi update in fatto di sicurezza e velocità pura.

Tra le espansioni disponibili troviamo, dopo tutte le porte possibili e immaginabili (USB 2, Firewire 800, Ethernet, jack audio/mic e così via), un slot per ExpressCard/34 PCMCIA.

Questo slot negli anni è stato usato per aggiungere praticamente qualsiasi cosa al proprio notebook… dalla mietitrebbia a vapore fino, in tempi recenti, a due porte aggiuntive USB 3.0.
Il problema, come capirete, è far riconoscere questa portentosa scheda al Mac, visto che i driver (solo per Windows) sono forniti su CD lillipuziano, che rischiava di rimanere incastrato nel lettore a feritoia.

Dopo ricerche, riti esoterici e esperti traumatologi siamo riusciti a giungere alla soluzione, che riporto per aiutare chi volesse effettuare il medesimo upgrade.

Cosa serve per procedere

  • Un MacBook Pro con slot ExpressCard (lo sportellino dopo il jack cuffie)
    expresscard_port
  • Partizione di recupero di mac OS
  • Una scheda ExpressCard/34 PCMCIA (l’altro modello è fatto ad angolo, non entra). Noi abbiamo preso la prima che compariva su Amazon, senza grossi patemi d’animo.
    11,85 euro spedizione Prime inclusa.
  • MultiBeast (scaricalo qui http://www.multibeast.com)
  • 15 minuti di tempo

1_La modalità di ripristino

Per effettuare l’installazione dei driver mancanti occorre disabilitare la protezione di sistema, altrimenti ogni tentativo risulterà vano.

Accedete alla modalità di ripristino:

  • Nei MacBook meno recenti: premete Option/Alt all’avvio e selezionate la partizione “Recovery…”
  • Nei MacBook civilizzati (es. 2010): premete CMD+R all’avvio per entrare nella modalità di ripristino.

Se non possedete la modalità di recupero vi conviene reinstallare macOS, verificando se dopo aver completato l’installazione compare la nuova partizione.
È dai tempi di Snow Leopard che l’aggiornamento/reinstallazione del sistema operativo non cancella i dati utente: fate un bel backup e andate tranquilli.

ATTENZIONE: State operando da Terminale. Seguite attentamente le istruzioni riportate ed effettuate un backup del vostro sistema prima di procedere!

Una volta entrati nella modalità di ripristino cliccate su Utility –> Terminale

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Digitate CSRutil disable per disattivare la protezione di sistema e riavviate il vostro MacBook.

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Ora collegate la vostra fedele ExpressCard/34 PCMCIA.

2_Multibeast

MultiBeast (scaricalo qui http://www.multibeast.com)è un programma che serve a rimediare software e driver mancanti a macOS (necessari per il funzionamento di alcune periferiche, come questa curiosa scheda).  Dopo aver scaricato MultiBeast iniziamo quindi la procedura d’installazione dei driver mancanti.

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Doppio click o CMD+O per aprire MultiBeast.

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Il programma ci accoglie. Siamo commossi a tradimento.

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In base agli anni del vostro MacBook ci sono due modalità: Legacy (quella più antica, rappresentata dalla barba di Noè) e UEFI (quella civilizzata, degli anni recenti).
Se, come noi, avete un MacBook del 2010, la Legacy non funziona: puntiamo diretti alla UEFI.

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Scegliendo la scheda Drivers e cliccando su USB vediamo comparire la mistica scritta: Driver di terze parti per USB 3.0. Spuntiamo senza riserve.

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Se volete personalizzare il menù di avvio potete spuntare l’opzione UEFI, altrimenti lasciate perdere, non è fondamentale.multibeast_6

Dopo un curioso riepilogo (e aver controllato che il il disco sia giusto) possiamo cliccare su Install, aspettando qualche minuto per l’installazione.
Quando vediamo la gioiosa spunta verde riavviamo il Mac, premendo Opt/Alt o CMD+R per entrare, ancora una volta, nella modalità di ripristino.

3_Ancora la modalità di recupero

ATTENZIONE: State operando da Terminale. Seguite attentamente le istruzioni riportate ed effettuate un backup del vostro sistema prima di procedere!

Una volta entrati nella modalità di ripristino cliccate su Utility –> Terminale

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Digitate CSRutil enable per attivare la protezione di sistema, evitando così disastri nucleari, e riavviate il vostro MacBook.

Una volta riavviato tutto collegando una periferica USB 3.0 alla vostra scheda dovrebbe essere letta senza problemi, garantendovi il piacere del trasferimento a 5 GBit al secondo, rispetto ai 480 MBit della USB 2.0.

Concludendo

Come avete visto con meno di 20 euro e 15 minuti di tempo siamo riusciti a far girare la potenza animale della USB 3.0 su un computer con 7 anni sul groppone.
Tutto ciò a dimostrazione della bontà e della perseveranza di queste macchine, decise a non andare in pensione giocando alla bocciofila.

Alla prossima e buon USB 3 a tutti!

Marco

Commenti su: "MacBook Pro 17″ e USB 3.0" (3)

  1. EMILIANO ha detto:

    Ciao come scarico multi beat … non ce una pagina di download.. arrivo fino a selezionare il sistema e poi… nulla di fatto . Grazie x l’aiuto

  2. EMILIANO ha detto:

    Ok grazie download eseguito .
    dell gia fatto ne ho un paio … mi diletto, ma nn sono un esperto informatico ;
    piuttosto il comando ~marco$ util enable non viene riconosciuto…

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