Gerry Scotti concluderà la nuova edizione del celebre quiz: vediamo insieme alcuni dettagli, buona lettura!
La premessa
Una sera, mentre mi stavo interrogando sulle domande essenziali dell’esistenza (chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo ma soprattutto dove parcheggiamo) accendo su Canale 5 e, meravigliato dall’HD, vedo il faccione di Gerry a 40 pollici: un momento emozionante, non posso negarlo.
Quiz e quoz
Il nostro simpatico uomo della provvidenza, prete di campagna, pacioccoso affabulatore Gerry Scotti è tornato nelle nostre case.
Le sue domande, poste in modo pacato e con tutto il tempo del mondo, stanno diventando una rarità nel panorama televisivo.
Il tutto senza contare che Gerry pone domande di reale cultura generale e non, come accade all’Eredità, domande sulle ville di Paris Hilton o sulla tendenza degli over 60 a fare commenti sulle giovani puledre.
Gerry, dispensatore di consigli gastronomici e amico segreto dei concorrenti, racconta una sera a settimana le storie di varie persone che, per un motivo o per l’altro, hanno deciso di rituffarsi in questa avventura, sperando di sbancare il banco.
In realtà il banco, se si esclude un magazziniere che è andato a casa con 150.000 euro, non lo sbanca quasi nessuno.
Il mutuo, i figli che devono andare ad Harvard, la nonna con la cataratta, il cane stitico rappresentano spese impellenti e quindi, appena possibile, se la telano a gambe levate.
Tra le novità una gradita e una da rimuovere assolutamente (secondo il mio modestissimo parere).
Partiamo dalla novità gradita: l’aiuto di Gerry.
Gerry, finalmente, può saltellare a piedi pari e offrire la sua esperienza come DJ, appassionato di calcio…
Dopo 50 anni i capelli avranno dichiarato una resa incondizionata ma l’esperienza cinquantennale di Scotti esce preponderante, aiutando spesso il concorrente in difficoltà.
La novità meno gradita, che avrei lasciato a programmi come il Grande Fratello o l’Isola dei Non Famosi, è il continuo intervento dei parenti.
Sei concentrato in un’atmosfera rarefatta, il concorrente suda come un beduino ad agosto, la tensione è palpabile e il regista, zio sempre più suino… stacca sugli accompagnatori.
Gli accompagnatori spesso sono i genitori, l’amica centralinista o la suocera impicciona, che mentre mangiano un rustichello commentano in dialetto, si sbracciano animatamente, si tolgono le ciabatte nauseabonde per fomentare quell’atmosfera di morte e amenità simili.
Il tutto, con festeggiamenti a suon di coriandoli e taleggio, solo perché il proprio consanguineo ha dedotto la differenza tra ULNA e ANO.
Ciò, nella mia personale esperienza, risulta alquanto fastidioso, in quanto distrae dall’atmosfera raffinata e inglese del programma, facendoci rimpiombare in una realtà basata su caciotte, pecorino e lambrusco.
Conclusione
Per fortuna il nostro amico Gerry Scotti, rassicurante come i tortellini a pranzo la domenica, non commenta queste scene improprie e si concentra sul gioco, riducendo il fastidio per lo spettatore finale.
Con la sua mano della provvidenza, ripetendo Only the brave come un mantra mistico, accompagna i valorosi verso le vette più alte, spingendoli ad incassare somme considerevoli.
Riusciranno, almeno stasera, ad incassare l’agognato milione? Vedremo.
Buona visione a tutti, a presto
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