I blogger possono scrivere libri? Hanno qualcosa da dire? Ma soprattutto qualcuno li compra? Buona lettura!
Premessa
Durante il mio gioioso compleanno compare, dal nulla, un buono per un libro nell’edicola sotto casa.
Dopo aver ringraziato, con la dovuta commozione, l’amica per il regalo aspetto pazientemente il 29 marzo e, come un leprotto vogllioso, saltello in edicola per recuperare il libro regalatomi.
La trama
Una bambina delle scuole elementari passa le giornate dal padre in lavanderia. Probabilmente, oltre a spacciare gettoni sottobanco a prezzo raddoppiato, utilizza questi momenti per studiare: deve intervistare personaggi famosi, vivi o meno, per completare la richiesta del suo insegnante.
Mentre si annoia pensando ad Instagram e alle cipolle cotte che dovrà mangiare dopo, si accorge che la lavanderia di suo padre è un quantum culturale, dove transitano 55 nerd che hanno rivoluzionato la storia.
Nerd e dintorni
Da quando The Big Bang Theory ha diffuso il termine tutti si accorti dei loro hobby nascosti e li hanno manifestati.
Gente che non si lavava da mesi ha scoperto l’ubicazione della doccia in casa, chi si è tagliato i capelli, chi ha scoperto una nuova sessualità: hanno rotto una diga di talenti più o meno nascosti.
Questo libro, fomentato da OrgoglioNerd, ci propone 55 biografie famose (complete di disegni, così non rischiamo di leggere troppo).
Oltre la copertina
Daniele Daccò, con la scusa di una ragazzina scansafatiche e nullafacente, racconta la storia di 55 nerd di successo, in un linguaggio adatto probabilmente al suo pubblico.
Frasi semplici, continui paragoni con la vita scolastica, esclamazioni in linea con il personaggio… Probabilmente è un libro adatto agli adolescenti purulenti delle medie, un modo come un altro per farli avvicinare a qualcosa che non sia Fortnite per 30 minuti.
Per paura di scrivere troppo le pagine sono divise in due: sulla sinistra una breve biografia a caratteri grandi, in modo che sia facilitata la lettura anche a chi non apre un libro da anni. Sulla destra le illustrazioni di Claudia Petrazzi, abbastanza gradevoli e divertenti.
Purtroppo, come ho constatato in queste 48 ore, l’approfondimento del libro è lo stesso del web generalista: superficiale, non scende mai in profondità e non cita nessuna fonte, per cui non si ha la più pallida idea se siano dati verificati o meno.
Inoltre si tralasciano moltissimi dettagli (leggermente scabrosi ma decisamente interessanti), a favore di una lettura scolare che non supera la terza media.
Concludendo
Dopo breve tempo ci si annoia di una trattazione così superficiale e si arriva a pregare che il libro finisca… solo che, ovviamente, non c’è nessun indice per cui non sai nemmeno a che pagina dovresti arrivare, ipoteticamente.
Adatto a bambini che devono affrontare la transizione dalle elementari alle medie, ideale per fomentare i 400mila follower della pagina… leggermente noioso per tutti gli altri.
La noia sorge spontanea non tanto per i personaggi, tutte eccellenze nel loro settore, ma per la trattazione sempliciotta e superficiale che abbozza sempre, senza mai fornire un reale livello di dettaglio che avrebbe reso interessante la pubblicazione.
Ottimo se avete dei bambini da educare (come primo approccio, ovviamente), una noia mortale per tutti gli altri.
I disegni sono belli, l’approccio e la mancanza di qualsivoglia indagine o approfondimento portano al coma sociale entro pochi minuti.
Voto: 5/10
Marco
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