Quante facce può avere il razzismo? Prova a spiegarcelo Viggo Mortensen, buona lettura!
Trama
Un geniale pianista chiamato Dr. Shirley inizia un tour negli Stati Uniti, dedicato ai paesi del Sud dove l’Apartheid è ben consolidato.
Per essere sicuro di arrivare a fine viaggio senza incidenti si affida ad un buttafuori noto per risolvere problemi, Tony Lip Vellalunga, di origini italiane.
Un buzzurro bianco del Bronx e un afroamericano istruito scopriranno di avere più cose in comune di quanto credessero.
Silenzio in sala
Quando vidi la prima volta il trailer di questo film pensai: devo vederlo assolutamente.
Ho preferito vederlo in lingua originale per cogliere tutte le sfumature dei dialoghi, una parte molto importante per un film sui diritti civili.
La pellicola affronta il delicato tema del razzismo americano: nonostante molti Stati avessero abolito la distinzione bianchi/colorati, nel Sud queste credenze erano dure a morire.
La presenza di un giovanotto americano abituato a lanciare gente fuori dalla porta, quindi, risulta quanto meno provvidenziale.
Tony Lip è uno che sa giocare bene con le parole e non ha paura ad estrarre una pistola se serve per risolvere la questione.
Il film è un classico road-movie dove due persone dagli interessi e dai gusti opposti si conoscono meglio, capendo che ognuno ha attraversato le proprie difficoltà.
Il dramma che sconvolge Dr. Shirley infatti è quello di essere una metà via: elevato per i suoi fratelli di colore, “quello bravo al pianoforte” per i bianchi.
È una persona alla ricerca della sua identità e questo lo porta a bere, mostrando un lato umano fragile e bisognoso d’aiuto.
L’amicizia che s’instaura tra i due personaggi è duratura, anche se Tony tornerà al Copacabana dopo la sua riapertura.
Un film divertente per parlare di diritti sociali e civili con un sorriso, senza prendersi troppo sul serio, con momenti di riflessione interessanti.
Conclusione
Basato su una storia vera, il film insegna come sia difficile sradicare i pregiudizi dalla mente delle persone.
Puoi essere un genio, puoi aver suonato alla Casa Bianca, ma per molti rimani quello che sei esteriormente, cioè una persona di colore.
Speriamo che questo film aiuti a riflettere tutti, governanti inclusi, sul significato di inclusione e integrazione nella società civile.
Tre premi Oscar vinti, meritatissimi: Miglior film, Miglior attore non protagonista a Mahershala Ali e miglior sceneggiatura originale.
Attori bravi, musiche indovinate e un ritmo adeguato permettono un delicato lavoro di riflessione, con spazio per qualche risata.
Consigliato!
Voto: 9/10
Marco
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