Uno dei capolavori di Aldo, Giovanni e Giacomo: buona lettura.
La trama
15 settembre ore 5.15.
Giacomo va a svegliare Giovanni che, serbando vecchi rancori, lo manda ad evacuare urgentemente. Buio in sala e ci affidiamo al flashback, ambientato tre anni prima.
Tre amichetti svolgono alcuni lavoretti al margine del mondo dello spettacolo: la comparsa (secondaria) alla Scala, il doppiatore di serie C, il mimo-indossatore dei grandi magazzini.
Dopo l’avventata decisione di convivere insieme in un magazzino abbandonato, parte il grande progetto: realizzare una commedia insieme.
Aldo non conosce la differenza tra francese e inglese (oltre ad andare in giro a copulare di continuo), casinista e disordinato, profondamente immaturo.
Giacomo non perde mai l’occasione per correggere l’italiano altrui, puntiglioso e preciso fino all’inverosimile
Giovanni, in cerca dell’amore, taccagno come non mai, fornisce i mezzi iniziali e il magazzino
In questa girandola emotiva toccherà a Giovanni innamorarsi di Marina, ma ciò riserverà amare sorprese a ridosso del delicato debutto.
Silenzio in sala
Dopo varie pellicole realizzate sulla base di sketch presi dai loro spettacoli teatrali, finalmente, per mantenere alto il loro nome hanno deciso di cambiare rotta, migliorando lo stile e alzando il tiro.
Ottima la colonna sonora di Samuele Bersani (assemblata con cura unendo le migliori canzoni del suo repertorio più l’inedita Chiedimi se sono felice), ammirevole l’ottima intesa con la Massironi (ex moglie di Giacomo), buona l’introduzione della Fallisi (moglie di Aldo) che, alla fine, soppianterà tutte le altre comparendo in uno degli ultimi film (Il cosmo sul comò).
Il trio delle meraviglie
I primi tre film di Aldo, Giovanni e Giacomo rappresentano un crescendo di successi, che culmina con la terza opera, Chiedimi se sono felice.
Dopo questa pellicola assisteremo ad un calo, con la scriteriata idea del film sui gangster La leggenda di Al, John e Jack (ideale continuazione dei 3 gangster presenti all’inizio di 3 uomini e una gamba), che non ha soddisfatto le aspettative e ha registrato bassi incassi.
Dovendo rimediare alla cappella precedente assisteremo ad altri film e ad altre storie d’amore, ma i tempi comici saranno dilatati, farciti con altre “distrazioni” che rendono le successive pellicole meno memorabili.
Sarò cambiato io, saranno trascorsi gli anni… ma ultimamente non riesco più a ridere come una volta, osservando gli ultimi film del Trio.
Personaggi (troppo) stereotipati, la Fallisi che grida come un’aquila per richiamare i gabbiani… le ultime pellicole hanno perso la magia delle prime tre, cercando a stento di replicare un’immediatezza ormai persa.
Chiedimi se sono felice, in questo tentativo, è la sintesi comica perfetta: tempi comici indovinati al secondo, gag studiate in modo preciso e puntuale, un ottimo cast di attori consolidati (Catania, Battiston, Paola Cortellesi, Picone…), una storia semplice ma ben raccontata… una musica che racconta quando le parole, oramai, non bastano più.
Concludendo
Il masterpiece di Aldo, Giovanni e Giacomo, il film che ha ripetuto il successo dei primi due road movie (3 uomini e una gamba e Così è la vita) bissandoli ed incassando (se era possibile) ancora di più.
Il film più bello mai realizzato dal trio: dolce, scanzonato ma anche profondo e riflessivo quanto basta.
Una storia che, pur essendo inventata, sa di vero come recitazione, sa di noi, trasuda vita e passione da ogni poro.
Una sincronia perfetta di tre attori comici molto dotati artisticamente, una piccola perla da recuperare assolutamente.
Voto: 10/10
Marco
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