Siamo veramente sicuri di ciò che stiamo comprando con le ultime console per videogiochi? Un viaggio dentro alle nostre console: buona lettura!
Questione di memoria
Quando iniziai a giocare con Il Super Nintendo c’erano le password: ore e ore a scrivere, da bravi amanuensi, le password dei nostri giochi preferiti.
Poi arrivarono le memory card da 1 MB e 8 MB (per la PS2, che proprio in questi giorni ha compiuto vent’anni di onorata carriera) e, da qualche anno, ormai le grandi case ragionano sull’adozione di hard disk sempre piaciuto capienti, per far scalpitare anche i giocatori più assatanati di spazio.
E qui, cari lettori di questo blog, si tocca il punto cruciale: si parla sempre di CAPACITA’, ma mai di velocità.
Siamo passati dai primi dischi in GB a quelli in TB, dove ormai 1 TB viene considerata la dimensione adeguata per salvare tutta la nostra vita videoludica.
Ma quali dischi montano le nostre console? Siamo sicuri che la PS4, citando lo spot, sia veramente “For the players”?
Questione di costi
La memoria, come amava ripetere Steve Jobs al suo team di ingegneri, costa. Quella a stato solido ancora di più.
La cosa buffa è che oramai, acquistando un SSD Samsung 860 QVO V-NAND di ultima generazione da 1 TB, la spesa è di 100 euro circa [i prezzi, arrivando alla saturazione di mercato, sono scesi come previsto]
Quindi, direte voi, Sony e Microsoft montano solo SSD? No.
Ci sta pensando Sony, per la PS5, ma al momento la rivoluzione dello stato solido sembra non aver intaccato i produttori di console. Bisogna far prevalere il budget.
La cosa ridicola è che posso aspettarmi un disco rotazionale sulla PS4 Slim: spendi meno, hai un disco più lento.
Ma sulla PS4 Pro/Xbox One montare un disco rotazionale è qualcosa che sfiora il ridicolo, nel 2020, non ha un senso, considerando che viene venduta per ben 400 euro.
Come succede già in altri marchi l’aggettivo “Pro” è una pura questione di marketing, senza reali benefici tangibili (a parte un miglioramento per le TV 4k, in questo caso).
Questo utente molto appassionato di hard disk, su PS4 Storage, ci narra che per anni la Sony ha montato degli HGST Sata II (mentre il controller SATA integrato è di tipo III).
Ho rivenuto la foto di un SATA III, ma il senso del discorso rimane valido. Montano giradischi anziché schegge di potenza!
Ovviamente non la reputo una fonte ufficiale, ci mancherebbe, ma il discorso budget unito al fatto che sulla PS4 sia a prova di bimbo sostituire l’hard disk, qualche dubbio me lo fa nascere.
Nella Xbox One, invece, bisogna smontare mezza console per cambiare il disco, per cui vi consiglio la lettura della guida iFixit prima di procedere.
Ma noi siamo nel 2020!
Anche oggi, nel 2020, la situazione non è cambiata tanto: Sony ha cambiato marca (ora monta i Seagate) e connessione, portando finalmente dei dischi SATA III sulla sua console, uniformando la velocità tra connettore e disco.
Ma, ahinoi, rimangono sempre dei dischi rotazionali a 5400rpm, i dischi meccanici più lenti in assoluto mai prodotti negli ultimi 20/30 anni.
Comunque non disperate: ho applicato la procedura consigliata da Sony, documentandola, e nel prossimo articolo vi mostreremo come cambiare il disco alla vostra PS4 in un paio d’ore, senza invalidare la garanzia, migliorando drasticamente le performance.
Il disco SSD, infatti, produce molto meno calore, non emette vibrazioni o rumori e, grazie all’avvento di nuove tecnologie, anche i prezzi sono scesi drasticamente.
Gli SSHD come il Seagate ST2000LXZ01/LX001 2 TB Firecuda Gaming sono molto invitanti lato capacità prezzo (per il prezzo di un SSD raddoppiate i TB, passando a 2), ma non me la sento di fare da cavia: come si legge nelle recensioni sono “mortaccini”, nel senso che tendono a durare poco.
Inoltre gli 8 GB di SSD integrati funzionano bene SE USATE SPESSO gli stessi giochi, abituando il disco così a capire quali file sono da caricare nella cache rapida.
Se cambiate spesso gioco sarà, sostanzialmente, come utilizzare un rotazionale meccanico classico, senza grossi benefici.
Rimanete con noi!
Alla prossima
Marco
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