
In attesa che le chiavette USB diventassero affidabili e alla portata di tutti io e la mia migliore amica usavamo CD riscrivibili per scambiarci i file, negli assolati pomeriggi delle medie.
I primi CD avevano l’incredibile capacità di 650 MB (74 minuti): ad oggi ridiamo ma all’epoca, ancora figli del floppy disk da 1,44 MB, era un miracolo poter girare con quasi 600 floppy in tasca.
Gli incredibili progressi tecnologici portarono la durata a 80 minuti (700 MB), standard ormai rispettato e diffuso (i 74 minuti sono scomparsi nelle nebbie del passato).

Tuttavia alcuni produttori (tra cui Philips e Think-Xtra, mica Ciaparatti&Pantegane Associati) sperimentarono nuovi formati, arrivando fino a 90 minuti (in commercio tutt’oggi).
Alcuni si spinsero fino a 99 e 100 minuti, ma non ho mai potuto entrarne in possesso e rimangono leggende clandestine.
Questi dischi sprigionano le loro potenzialità se masterizzati in OverBurning, ovvero scrivendo al limite del possibile e guadagnando 2-3 minuti extra.
Questa pratica ovviamente crea dei CD non standard, che potrebbero non essere riconosciuti da tutti i lettori: tuttavia, dopo aver masterizzato un disco da 83 minuti,
sia nel lettore CD fessurato della mia Toyota Yaris anni ‘2000 sia con VLC le tracce vengono lette senza problemi.
Nel mio lettore CD portatile vintage Panasonic SL-SX390 (acquistato in un mercatino dell’usato) il riconoscimento delle varie tracce rimane ostico, ma parliamo di un prodotto che ha già combattuto varie battaglie.
Ma quali software servono? E come capire se il nostro masterizzatore è compatibile, prima di bruciare alla membro di segugio?

Nel piccolo negozio del mio paese la mia mente è stata rapita dai Think Xtra, CD da 90 minuti che si sponsorizzavano con un concorso che metteva in palio una Harley Davidson.
Il concorso è ovviamente scaduto (era il 2003) ma i CD erano ancora intatti, dopo 17 anni. Li ho acquistati subito.
Dopo aver aperto il cubo di cartone e aver rimosso, per ogni singolo disco, il cellophane satanico che lo avvolgeva, finalmente sono riuscito a metter mano su questi dischi magici.
Su Windows è una pratica diffusa da anni: Nero Burning ROM è pienamente compatibile con questa opzione, per cui se possedete un masterizzatore adatto non c’è nessun problema.
Su Mac, non esistendo Nero, bisogna verificare se Toast Titanium (il riferimento per eccellenza del settore) accetta questa pratica.
Da anni gli utenti Mac si pongono questa domanda e, da anni, la risposta non cambia: alla Roxio non interessa un picchio, Toast fa praticamente qualsiasi cosa grazie ai software extra (tra cui le ciambelle fritte).
Ma non masterizza in OverBurning.
Occorre quindi trovare e valutare software extra che ci permettano di sperimentare questa pratica 17 anni dopo su un Mac.
Tra racconti mitologici, blog perduti e forum aggiornati fino al 2009, non è stato facile reperire qualcosa di utilizzabile ancora oggi.
Abbiamo letto di leggende fantastiche, masterizzatori frantumati dopo aver praticato l’overburning e dischi esoterici… ben presto si perde il confine tra realtà e facezie.
Ma nella vita non bisogna demordere, a tutto c’è una soluzione.
Se proviamo a masterizzare direttamente da Mac OS tramite Finder veniamo bloccati, in quanto un meccanismo di protezione in Unix impedisce questa pratica.
Toast, come dicevamo, non ne vuole sapere.
- Nero Burning 5.*
- Veritas Recordnow
- Disc Juggler
- CD Record
Ovviamente le indicazioni di Think Xtra sono rimaste indietro di qualche anno, ma se volete testare un software alternativo a Nero potete farlo.
Molti software o sono stati abbandonati o sono reperibili su altre piattaforme rispetto al sito originale: ciò che conta è che siano ancora scaricabili.
Se avete una piattaforma PC acquistate una licenza di Nero su Amazon: costa 20/30 euro e avete il top di gamma per la masterizzazione su PC, overburning incluso.
In ogni caso Think-Xtra consiglia solo software per Windows, per cui passiamo alla controparte per Mac.
A questo punto ho ristretto la cerchia dei papabili ai seguenti software:
- X-CD-Roast 0.98alpha15 (PPC 32, Mac OS X 10.3.9 or later, adatto a Mac vintage e stagionati)
- Firestarter FX (donationware)
- Dragon Burn 4.5 —> (richiede Java 6 Legacy), licenza_20 dollari
Per il link di Firestarter FX non è stato facile: bisogna utilizzare Wayback Machine (un sistema di backup dei maggiori siti web), tradurre una pagina dal francese all’inglese con Google e, finalmente, ottenere il link per il download.
Tuttavia, dopo questa fatica immane, riusciamo ad installare e ad usare Firestarter FX anche su macOS 10.14.6 Mojave, per cui è un’ottima cosa.
La grafica è rimasta ferma ai primi anni 2000, con caratteri scuri e trasparenze non richieste, ma funziona.
L’unico difetto di questo software è che consente l’overburning solo tramite immagini disco: dovete quindi prima creare un’immagine disco da 703 MB (per esempio) e poi potete masterizzarla.
L’opzione per masterizzare CD audio non è contemplata.
Possiamo cancellare i dischi riscrivibili, masterizzare dati e foto, masterizzare immagini disco… ma non CD audio.
Il software è donationware, ovvero richiede 15/25 dollari di donazione nel caso voleste contribuire (contributo inutile, visto che ormai è stato dismesso e il sito è raggiungibile solo tramite un backup).
C’è un modo migliore per investire i vostri soldi, decisamente.
L’unico software che eredita le logiche semplici e funzionali di Nero è Dragon Burn.
Offre funzionalità molto più avanzate di Burn, il software gratuito per Mac che mostra evidenti limiti su alcuni aspetti, limitandosi spesso a riproporre le stesse opzioni che avremmo già con macOS.
Nonostante la grafica di Dragon Burn ricordi un software per bambini il motore alle sue spalle è molto serio e offre funzionalità interessanti. Andiamo quindi oltre la copertina per entrare nel dettaglio.
Verifichiamo se il nostro masterizzatore è compatibile, prima di iniziare a masterizzare alla membro di segugio che corre.

Basta cliccare su Info masterizzatore (inserite un disco prima, anche vuoto, in modo da attivarlo) e vediamo, in pochi secondi, le informazioni principali del nostro prodotto, tra cui l’overburning.
Per il test abbiamo usato il Superdrive esterno USB che Apple vende a caro prezzo sul suo sito, da me rigorosamente acquistato di seconda mano dall’Inghilterra, anche se è stato usato pochissimo dal precedente acquirente.
Il masterizzatore è un Matshita UJ85J (dato ricavato con FireStarter FX): con Dragon Burn viene indicata una sigla generica ma in ogni caso il dato necessario dell’overburn è presente.
Una volta appurato che il nostro masterizzatore è compatibile bisogna settare il limite dell’overburning.

Funziona esattamente come Nero: Preferenze –> Overburn e settiamo il nostro limite.
Di solito, per comune decenza, non si impostano mai 90 minuti esatti, ma 3-4 minuti extra, per essere sicuri che il masterizzatore non vada a scrivere oltre il bordo del disco, subaffitando il masterizzatore del vicino.
Una volta settato creiamo in modo gioioso e scanzonato la nostra compilation da ascoltare nei nostri viaggi in auto.

Il software ci avvisa di incendi improvvisi e di probabili presenze sataniche: confermiamo e iniziamo la masterizzazione.
Come vedete la durata finale è di 83.48 minuti, impossibile da realizzare con i classici CD da 80 minuti.
Il disco, come accennato in apertura, è utilizzabile in molti lettori recenti senza grossi problemi.
Ma quanto costa??
Dragon Burn, per concludere, non è gratis: costa 20 dollari ma, con la licenza, possiamo anche masterizzare i BluRay Disc, ammesso di avere un masterizzatore compatibile.
Il software vi concede 10 utilizzi gratuiti prima dell’acquisto in modalità demo (io l’ho utilizzato così infatti) senza limiti di masterizzazione (Nero in prova concede solo dischi da 100 MB).
Conviene sicuramente farci un pensiero, in quanto aggira i limiti di Toast e vi permette di esplorare nuovi mondi.
Se cercate dei dischi per l’overburning la Philips li produce ancora (25 pezzi in campana, 11,89 euro).
Alla prossima!
NB: Ciaparatti&Pantegane Associati è un marchio registrato.
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