Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

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A volte è necessario distruggere CD e DVD: ma come farlo in modo sicuro, evitando di dar fuoco alla propria abitazione? Buona lettura!

Il contesto

A volte capita, masterizzando vari dischi, che ci sia un errore di scrittura: il laser rallenta o accelera di colpo e via che parte un disco, come nulla.

Una mancanza di corrente, il formato sbagliato e altri fattori possono rendere un disco inutilizzabile ai vostri scopi.

Spesso questi dischi contengono foto personali della cugina maggiorata appena operata in Sud America, documenti importanti sul divorzio del venditore di rose al semaforo, informazioni riservate che non devono essere recuperabili dal pensionato voglioso che gestisce la discarica. Come fare dunque?

La soluzione migliore

Se la nostra è un’attività continuativa (ogni mese dobbiamo distruggere vari dischi) il consiglio è utilizzare una distruggi-documenti con fessura per inserire i vostri dischi. Le lame affilate lo taglieranno in quattro pezzi, rendendolo a tutti gli effetti irrecuperabile.

Su Amazon si trovano vari modelli, sono elettriche e permettono, in modo pulito, di sbarazzarsi di molti dischi in modo seriale, evitando rischi per la vostra incolumità.

In alternativa esistono device dedicati allo scopo, che triturano dischi da mattina a sera: ecco un esempio (link Amazon).
Soldi e spesa sono giustificati in merito all’uso che dovete farne, ovviamente.

Alternativa economica

Trai miei amici molti inizierebbero a scalpitare, raschiando in terra come tori pronti alla monta: lanciafiamme a kerosene illegale in almeno 15 stati, forni a microonde in procinto d’esplosione, trapano a 600 velocità con punta diamantata, esplosivo al plastico C4 recuperato su Amazon per pochi euro… la fantasia non conosce limiti.

Il nostro scopo è rendere i dischi inutilizzabili, senza spendere cifre astronomiche o senza ricorrere alla motosega industriale per tronchi di quercia.

Il metodo più semplice sarebbe spezzarlo in più parti: che ci vorrà mai, diranno molti di voi scalpitando come puledri assetati.

I CD e i DVD hanno una straordinaria elasticità per cui portarli al punto di rottura non è facile: anche una volta piegati fino allo spasimo tendono a rompersi in modo analogo al vetro, lanciando schegge di plastica affilate come rasoi ovunque in giro per la stanza (con il rischio di ferire persone e animali).

In questo modo è facile procurarsi ferite di guerra, con schegge conficcate in muscoli e braccia, fiotti di sangue abbondanti e amici agonizzanti che spasimano per l’ultima sigaretta.

I metodi scartati

Prima di annunciarvi il vincitore, come in ogni concorso che si rispetti, ecco una breve rassegna dei metodi scartati.

NOTA BENE: Se sono stati scartati, giustamente, un motivo ci sarà stato. Vi sconsiglio di emularli, se volete preservare la vostra integrità fisica. L’autore del blog non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo improprio e profano di questa guida.

  • Trapano: Che sia a batteria o a filo richiede una mano ferma, energia, una punta adeguata e una morsa per bloccarli. Non ne vale la pena.
  • Microonde: Un grande classico, quando si parla di demolire qualcosa. Il disco andrebbe estratto alla nascita delle prime scintille ma è molto pericoloso, senza contare la possibile esplosione/totale inservibilità del micro-onde dopo questa bravata. Meglio evitare.
  • Badile di Bud Spencer/Mazzetta da 5 kg: Il badile e la mazzetta sono compagni nel campo delle demolizioni. Tuttavia è più facile colpire un criceto in fuga che rendere inservibili i dischi a colpi di badile e mazzetta. Da evitare.
  • Accendino: L’accendino, portatore di fuoco ovunque si voglia, potrebbe suscitare giubilio e gaudio in molti di voi. Tuttavia è necessaria una fiamma costante per diversi minuti, con sviluppo di gas tossici e, a volte, si riesce ancora a leggere il dato. Pericoloso e inutile.
  • Cutter dell’amico magazziniere: Una bella serie di incisioni profonde potrebbe risolvere il problema. Il problema, oltre al supporto da mettere sotto al disco per evitare di incidere i tavoli di casa, è il solco: dev’essere veramente profondo, perché parliamo di vari strati tra protezione e lato scrittura. In alcuni casi è ancora possibile la lettura.
    Lame affilate e risultato incerto: scartato subito.
  • Lanciafiamme a kerosene: Efficace, molto probabilmente. Il disco arderà e brillerà di luce propria. Tuttavia tra il costo del lanciafiamme e del kerosene, lo spazio adatto per non incendiare la casa (una stufa in ghisa potrebbe risultare adatta o un forno), pur essendo molto spettacolare, non è certamente uno dei metodi più economici e sicuri.
  • Mefisto Manna: piccolo petardo rosso con accensione a strofinamento, molto in voga quando si arriva a fine anno. Tuttavia il rischio è che esploda al centro del disco dove lo posizionerete, lasciando intatti (o quasi) gli strati del disco. Inutile e pericoloso.
  • Sole diretto: lasciando il vostro disco in macchina, d’estate, quando ci sono 50 gradi all’ombra e in auto l’ultima boccata d’ossigeno è andata via, potrebbe essere una buona soluzione. Tuttavia vi servono ore di sole diretto, un’auto posteggiata e pazienza (una settimana almeno). Metodo sicuro ma molto lento.

Sicuro e veloce

Per evitare scenari post bellici e invalidi di guerra dopo pochi secondi è meglio prevenire.

Vediamo un sistema che non distrugga ciò che avete intorno e vi consenta, in tempi rapidi, di distruggere un buon quantitativo di dischi a costo zero.

Cosa mi serve?

  • Un asciugamano morbido e spesso per assorbire il colpo
  • Un contenitore rigido per i detriti macerati
  • Un paio di forbici cinesi da 10 centesimi certificate Chef Tony
  • Occhiali in plexiglass rinforzati al titanio per le schegge
  • Guanti per il giardinaggio
  • CD e DVD da distruggere (se non li avete molestate amici e parenti, facendovi pagare per il servizio)

Un sistema rapido ed economico è procurarsi un asciugamano spesso qualche cm (più è morbido meglio è). Evitate, se possibile, quello con le iniziali del vostro cane e prendete uno straccio da pochi centesimi, per il nostro utilizzo andrà più che bene. Procuratevi anche un secchio per i detriti, possibilmente in plastica rigida o metallo (i sacchetti si tagliano con le schegge affilate).

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Trovate un tavolo libero, mettetevi occhiali e guanti per proteggere le mani e gli occhi da schegge impazzite, inserite un CD nell’asciugamano e, proteggendovi con lo spessore della spugna o microfibra, iniziate a flettere il disco.

La flessione va rivolta verso l’interno dell’asciugamano, mai verso di voi: questo eviterà che una scheggia si conficchi nel vostro pancino.

Dopo qualche secondo dovreste udire un suono secco: il disco si è aperto in due, rilasciando schegge e detriti affilati. Tuttavia, grazie alla protezione dell’asciugamano, non vi siete fatti nulla e i vostri amici sono ancora integri, senza arti mutilati in modo violento.

All’occorrenza potete continuare a sminuzzarlo, la copertura si separerà facilitando le operazioni. Quando arriverete agli strati più sottili (massimo 2/3 mm) un paio di forbici acquistate dai cinesi a 10 centesimi vi aiuteranno a finire il lavoro, tagliando gli spicchi rimasti.

Dopo pochi secondi lo scenario apocalittico che si dovrebbe presentare ai vostri occhi è il seguente.

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A questo punto nemmeno un hacker russo con il Bostik riuscirebbe a recuperare i dati e potete tranquillamente cestinarlo per la discarica, certi che i vostri dati rimarranno al sicuro.

Momenti magici, commozione intensa

Con un piccolo scossone dell’asciugamano nel secchio predisposto vedrete le “lacrime di fata”, piccoli frammenti iridescenti che esposti alla luce emanano colori simili all’arcobaleno.

Buona distruzione (sicura) a tutti!

Marco

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