C’è vita dopo l’iPod Classic? C’è una reale alternativa per godersi musica in altissima definizione senza compromessi? Cerchiamo una risposta, buona lettura!
Un saluto ad un caro amico
L’iPod Classic è stato, paradossalmente, l’iPod che ho amato di più ed ho usato di meno.
Vuoi per i ritmi lavorativi, vuoi per paura di perderlo o rovinarlo, ha fatto la stessa fine dei pattini di Kevin McCallister in Mamma ho perso l’aereo: l’ho usato una ventina di volte in tutto.
L’insieme di tecnologie obsolete, la mancanza di una connessione Bluetooth, il peso non indifferente hanno minato la mia esperienza d’uso, portandomi a venderlo in condizioni pari al nuovo.
Tuttavia l’idea di avere una console musicale sempre con sé, senza pubblicità, interruzioni o disturbi mi attirava. E così ho iniziato a girovagare su Internet, specialmente su Amazon.
L’HiFi Walker
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Basato su un’incredibile assonanza con Skywalker, il personaggio di Star Wars, questo piccolo hifi promette di accompagnarci nei nostri viaggi al massimo della fedeltà sonora.
Fedeltà sonora, per chi fosse a digiuno da mesi, significa poter ascoltare file senza compressione (Flac/Apple Lossless): questo tipo di file, infatti, si avvicina in modo straordinario alla qualità del CD (cosa che l’mp3 può solo sognare, essendo compresso e ridotto ai minimi termini per poter viaggiare sulla rete).
Il retro in vetro/plastica (ho avuto difficoltà a capirlo) è molto elegante, tutto nero. Ovviamente è incline a polvere e ditate, ma almeno non si riga al solo sguardo, come accade con il fondo a specchio dell’iPod.
La costruzione in alluminio spaziale/aeronautico (la sensazione che trasmette è quella) è ben fatta, niente sbavature o angoli vivi lasciati alle preghiere dei nostri cari.
Tutto è arrotondato, leggero, moderno.
La ghiera è meccanica per restituire il feel dell’iPod dei bei tempi andati: tuttavia gli amici cinesi non sono riusciti a portare tutti i comandi sulla ghiera, e così hanno creato dei pulsanti a parte.
Avanti e indietro sul fronte, volume sul lato destro, accensione in alto: non sarà l’iPod ma è abbastanza intuitivo, i comandi sono abbastanza reattivi.
Lo schermo (ovviamente) è a colori: tuttavia per leggere le scritte occorre essere degli esperti scrivani fiorentini, in quanto il colore chiaro della scritta si sposta bene su sfondi neutri e, possibilmente, tendenti al nero.
Gli auricolari denotano una certa qualità costruttiva: filo intrecciato che si aggroviglia il meno possibile, testate in alluminio lavorato come il lettore, copri auricolare in abbondanza (almeno 6), per farli indossare a tutta la famiglia, cane incluso.Il connettore del lettore, come quello delle cuffie, è rigorosamente in oro: oltre ad uccidere tutte le interferenze garantisce che il segnale (per quello che possono fare due auricolari economici) arrivi puro e cristallino all’orecchio, preservando l’alta definizione che stavamo bramando e cercando.
La realtà spesso differisce dalle aspettative
Come Cenerentola (scaduta la mezzanotte) si ricorda che deve scrostare i cessi pieni di escrementi animali, così noi ci ricordiamo che per arrivare al risultato dell’iPod sono servite cinghiate, frustate e tantissime prove.
Se sulla carta, perlomeno, sembra tutto perfetto, il test reale ci fornisce dati oggettivi su cui riflettere.
Primo impatto: ho un altoparlante Bluetooth e quindi, gioioso come un tacchino a Pasqua, decido subito di provare questa nuova funzionalità.
L’abbinamento con Bluetooth non riesce: probabilmente il segnale è debole, fa fatica ad arrivare nonostante siano a 10 cm di distanza, stanno partorendo insieme.
Con l’iPhone per dire, sono bastati dieci secondi e si era già agganciato.
Con le Bose SoundLink, strano ma vero, si è agganciato subito senza problemi.
Secondo impatto: proviamo le cuffie faighe, realizzate con l’alluminio aerospaziale e forgiate da Spock in persona.
Le cuffie, come dicevo, verranno anche dal futuro e, con molta probabilità, sono i risultati di un prototipo alieno… ma la qualità rimane quella delle cuffiette da 20 euro o giù di lì.
Appena le colleghiamo all’orecchio sentiamo un frescolino invitante, dato dal nudo metallo (finemente lavorato, notare gli intarsi e gli intagli eseguiti): partiamo con dei file m4A e il suono risulta, come avevamo previsto poc’anzi, piatto, senza sfumature, molto asciutto.
La stessa prova, eseguita con degli auricolari Bose linea sport, restituisce un suono caldo, ricco e armonico. Evidentemente gli 80 euro di differenza tra i due prodotti non sono casuali, a quanto pare.
Comunque rimangono un paio di cuffie gradevoli per un ascolto casual, in macchina, mentre si sta segando un abete secolare inneggiando a Dio o mentre state verniciando lo steccato del vicino.
Terzo impatto: proviamo a navigare nei menù, vediamo cosa succede.
I menù sono abbastanza reattivi, merito anche della scheda microSD inserita di tasca mia: Samsung 128 GB Classe 10 U3, circa 25 euro per una vita di musica in tasca.
Il lettore musicale, nel caso vi steste preoccupando, viene già fornito con una microSD SanDisk da 16 GB, purtroppo totalmente inadeguata per caricare dei file FLAC, m4a, OGG o similari.
Un album FLAC, non essendo compresso, pesa circa 600 MB; se carichiamo una raccolta musicale senza compressione in breve la scheda è già satura di musica.
Dal menù quindi accediamo subito alla scheda dove, se abbiamo strutturato bene i nostri file (Artisti, album, Canzoni: di solito la gerarchia è questa), troviamo in pochi click tutti i nostri ricordi, sogni ed emozioni.
Il costo contenuto (il lettore costa 110 euro circa) spinge ad investire sulla scheda di memoria, essendo l’unico componente a scelta dell’utente che si può cambiare.
La batteria, difatti, non è facilmente accessibile, mentre per la scheda servono le unghie (oppure un piccolo cacciavite piatto) per fornire alla schedina la forza di uscire.
Il prodotto ha una confezione che ricorda molto i cugini della Mela, apertura al rallentatore per prolungare al massimo il piacere dell’attesa.
Pregi:
- Costa molto meno di un iPod Classic
- Memoria espandibile fino a 256 GB
- Peso contenuto, costruzione in alluminio
- Comandi reattivi
- Speranza di firmware aggiornati che risolvano i bug di gioventù
- USB On the go per cellulari e dispositivi mobili: amplifica la vostra musica da fonti diverse
Contro:
- Interfaccia molto più scarna di Apple in alcuni punti
- Quando si blocca bisogna premere il pulsante d’accensione, non si sblocca premendo Play
- Una volta caricati i file tramite cavo USB inizia la scansione: nel mentre un corso di latino risulta alquanto soddisfacente
- Il supporto clienti risponde raramente e solo su Facebook, quando lo fa
- Non è compatibile con iTunes, organizzazione manuale
- Bluetooth “interpretativo”, si collega solo a certi device
- La batteria dura meno di un iPod Classic
Rush finale
Nel complesso non è un lettore malvagio: il totale utilizzo di memorie flash azzera i problemi di buffer dotati a vibrazioni e movimenti improvvisi, pesa poco.
Le dimensioni 9x5x2 cm lo rendono estremamente maneggevole, anche durante l’attività sportiva, rendendolo il compagno ideale per le vostre sessioni d’allenamento.
I bug attualmente presenti risentono di un firmware che necessita di essere ottimizzato al più presto; per il resto funziona, riproduce la musica in alta definizione come promesso, la rotella meccanica restituisce un feeling molto piacevole quando si deve ruotare tra migliaia di canzoni.
La qualità costruttiva è alta per un prodotto di fascia media; tuttavia una maggior cura nel software lo renderebbe perfetto, senza alcuna ombra di dubbio.
Merita sicuramente una prova, vi sorprenderà all’ascolto, facendosi perdonare delle mancanze sopra descritte. Una vasta gamma di equalizzatori disponibili.
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Voto: 8/10
Marco
Commenti su: "HiFi Walker" (1)
L’ha ribloggato su NON DI SOLA TECNOLOGIA ….