A volte tendiamo a chiudere, sigillare scomparti della nostra vita sicuri che sia già stato tutto detto, scritto, parlato e affrontato. E poi, un giorno, decidiamo di prendere in mano le cose e tentiamo un contatto con una porta che, nonostante sembrasse chiusa, in realtà è aperta e ci sta aspettando. Buona lettura!
Spesso ci tocca il compito (ingrato) di annunciare qualcosa a qualcuno che ancora non sa cosa l’aspetta: guarda che poi cambierai idea, fidati... Come altrettanto spesso succede si viene sonoramente mandati a quel paese e, dopo un po’ di tempo, ci sentiamo dire: Scusami, avevi ragione tu.
La ragione, seguendo un detto popolare, spesso la si dà ai coglioni per cui non m’importa più di tanto: è curioso invece notare i cambiamenti delle persone che, tutto ad un tratto, diventano ragionevoli, posate e di nuovo aperte al dialogo.
Si riconsidera, ci si confronta e, forse, si può trovare il modo di ripartire da zero, lasciandosi alle spalle vecchi rancori e menate di cui non si ricorda nemmeno più il motivo.
Attraversiamo momenti in cui ci rendiamo conto che quella persona non ha potuto conoscerci come avremmo voluto, non ha visto il nostro vero potenziale: è quindi d’obbligo rimediare!
Le esperienze ci mutano, ci cambiano, ci fanno evolvere e crescere rinnovandosi come uno strato di pelle, una nuova muta che ci avvolge dal mondo esterno forgiata con il nostro passato.
Noi siamo pronti a mutare però? C’è gente che, per paura del nuovo e del cambiamento, rinuncia a vivere una vita intera, serate con gli amici, risate, baci, un mare di foto e di facce strane, abbracci, carezze, sogni…
Si chiude in sè stessa e rinuncia alla parte più bella della nostra esistenza, i rapporti con gli altri, le emozioni, i ricordi dati da un bacio o da una risata in un momento speciale…
Vivere per luce riflessa non è mai stato il mio forte, nè tantomeno lasciare le cose in sospeso: tanto vale vivere le cose ora e capire se c’è quel qualcosa in più con un’altra persona che rinunciarci a priori e buttare via occasioni d’oro.
Ogni tanto riaprire uno squarcio di vita non è un male: potremmo ritrovare dei nuovi tesori al posto dei vecchi, una nuova base di partenza per le nostre speranze e i nostri obiettivi.
Basta trovare il coraggio di volere vivere fino in fondo: aprire uno squarcio, spesso, può voler dire dover tagliare nel profondo. Ma dopo la tempesta arriva sempre il sereno.
O no?
Marco
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