Sonic viene inseguito da Jim Carrey ad alta velocità: ne vale la pena? Sono soldi ben riposti? Buona lettura!
La trama
Sonic, in fuga dal suo pianeta natio, arriva sulla Terra e si diverte a fare il guardone, spiando la vita di una piccola cittadina americana.
Durante una nottata brava in un campo da baseball riesce a togliere energia all’area Nord degli Stati Uniti, allertando la difesa americana.
Viene rievocato dai peggiori fumetti anni ’80 Robotik (the Eggman), un cattivo dopato di tecnologia che vuole catturare Sonic per vivisezionarlo e studiarlo.
L’incontro con il Signore delle Ciambelle cambierà la sua vita.
Questione di mascotte
Aprile 2019: Paramount, dopo aver ricevuto critiche da galera per il primo design del personaggio (troppo umanoide e snaturato dal gioco originale), investe solo 5 milioni di dollari per ridisegnare Sonic… devo dire che il lavoro é stato ottimo.
Il porcospino blu impazzito più veloce della storia ci riporta alla magia degli anni ’90, dove ci si inebriava con Non è la Rai, Beverly Hills 90210, Solletico e il Sega Mega Drive.
Sega, per combattere lo strapotere di Nintendo in una delle console-wars più accanite (che la storia ricordi), decise di dotarsi di una mascotte degna di rivaleggiare con Mario.
Comparve quindi Sonic, veloce e scattante come Mario non avrebbe potuto essere per via dell’inferiorità hardware delle macchine Nintendo.
Spinti probabilmente dalla notizia che Nintendo voleva realizzare un film con Pikachu Sega si è messa le mani in saccoccia e, con solo 95 milioni di dollari, ne ha incassati oltre 300 in tutto il mondo.
Il film
La trama è molto semplicistica, un cattivo dotato di armi assurde che cerca di prendere il porcospino blu più veloce della storia.
Sonic si sente molto solo e, stanco della SEGA (ognuno può leggere il significato che preferisce), diventa amichetto con il ranger locale, denominato l’uomo delle ciambelle perché ci parla e si abbuffa in continuazione di esse.
Jim Carrey ripropone espressioni demenziali e atteggiamenti psicotici da Ace Ventura, suscitando ilarità e clamore nelle menti più giovani e pure.
Per chi ha superato 8 anni rimane il fascino ineguagliabile di Sonic ridisegnato in 3D, con dovizia di particolari e occhi lucidissimi, degni del primo Woody in Toy Story.
Il film, infatti, puntando su un fortissimo effetto nostalgia, vuole riportare i giocatori SEGA in sala per mungere ancora la propria mascotte, facendo cassa con una storia semplice che allieterà in modo scanzonato la vostra domenica pomeriggio.
Conclusione

L’espressione perplessa degli attori è la stessa che pervade il pubblico a fine film
Non c’è molto altro da dire, sinceramente: qualche canzone pop facilmente riconoscibile per eccitare gli adolescenti in sala a battere le mani, gag stereotipate e battute banali fanno da contorno ad un film che, rimosso l’effetto nostalgia, offre veramente poco altro.
Un grandissimo successo al botteghino ma, come trama, ho preferito quella di Detective Pikachu che poneva l’accento su un padre ritrovato (un tema ben più maturo e serio di questo).
Il classico film della domenica pomeriggio da vedere senza impegno, addormentandosi a metà e destandosi all’improvviso quando tutti solfeggiano felici e contenti per un nuovo equilibrio ritrovato (usando le ascelle per produrre rumorosi e molesti peti, come proposto dallo stesso Sonic nel film).
Non ci sono canzoni da cantare o una canzone dedicata al film, per cui il vostro pisolino non verrà disturbato da attacchi improvvisi dove tutti devono cantare, pantegane incluse.
La chiave di lettura è una sola, Sonic deve trovare un amichetto.
Per chi ha provato Sonic su Mega Drive numerosi riferimenti vi intratterranno durante il film, sfidando la memoria dei ricordi più dolci e spensierati.
Tra rivedere questo film e una puntata di Doctor Game su Youtube dove viene narrata la storia della console, preferisco onestamente la seconda.
Voto: 6/10
Marco
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