Per chi pensa che Iliad non sia la soluzione a tutti i nostri quesiti ecco un giro di giostra tra gli altri operatori: buona lettura!
Disclaimer
I dati sono stati raccolti, fotografati e aggiornati al 16 giugno 2018. Eventuali modifiche, sconti o promozioni sono sempre da valutare in correlazione ai vincoli (nascosti) contrattuali e, ovviamente, in base alla copertura nella zona dove abitate e/o lavorate frequentemente.
L’antefatto
Anno solare 2009-2010, primo anno di specialistica a Reggio Emilia.
Credendo di aver trovato un amico condivisi la mia passione per il pianeta Apple (e per la cura dei dettagli, oltre che per la storia delle successive innovazioni) con un simpatico beota, di cui non ricordo il nome (chiamiamolo Nando).
Nando rideva e sorrideva in continuazione, come un povero demente.
In seguito ho scoperto che Nando non apprezzava la mia ironia ma rideva per l’imbarazzo: tra le altre cose affermava ad alta voce che lui utilizzava PosteMobile, come operatore telefonico (mio padre lavora alle Poste… diceva, sempre con il sorriso beota).
Al di là del fatto che sia irritante avere davanti a sé una persona che ride come un beota in continuazione (ti sto annoiando? So di non essere un orso tenero e coccoloso, ma abbi il coraggio di dirmelo in faccia), mi chiedevo quali motivi potessero spingere una persona a passare a PosteMobile.
Chi non ha delle reti proprie (le Poste, la Coop e via elencando) si appoggia alla rete TIM, nel bene o nel male.
Vediamo se, ad oggi, il simpatico beota tiraschiaffi risparmia ancora rispetto a Iliad o, purtroppo, sta pagando per servizi che non conosce.
PosteMobile
Le Poste si sono radicate ovunque, pur di far cassa. Meritevoli di aver creato una prepagata eccellente (la Postepay) si sono lanciati nel mercato mobile.
Per complicare la vita all’utente medio non hanno più la suddivisione minuti/sms: hanno dei crediti, che puoi utilizzare dove ritieni più opportuno, per cui se preferisco scrivere rispetto alle telefonate posso bombardare di messaggi l’intero pianeta con 1.000 sms mensili, 10 GB in 4G a soli 10 euro.
Non c’è nessuna menzione sui servizi aggiuntivi, per cui presumo che il beota irritante avrà il richiamami e la segreteria telefonica ma non si sa a quale prezzo. Peggio per lui, amen.
Troviamo una promozione a soli 7 euro ma stiamo parlando di 5 GB, che finiscono appena si ascolta la canzone preferita o si consulta una mappa.
Coopvoce
Coopvoce, nonostante utilizzi delle ragazze poco più che ventenni per la propria comunicazione, mi ha sempre dato l’idea di una rete per pensionati. E penso che potrete darmi ragione, valutando l’offerta.
200 minuti, 200 sms, 2 GB (ma stiamo scherzando?) a 5 euro al mese (vero, non farlocco da 28 giorni). Tuttavia è un’offerta che farebbe indignare la Caritas, altro che minimo sindacale: qui si va per stracci a vendere ciabatte usate ai semafori.
Volendo arrivare a qualcosa di simile a iLiad (14 GB, 700 minuti e sms) ci viene un colpo: passiamo a 23 euro mensili, senza contare che parliamo di una rete in appoggio e non proprietaria.
Solo un povero pensionato che non ha mai visto un computer in vita sua può accettare simili condizioni.
Un abbraccio intenso e affettuoso a tutti i soffici pensionati che si godono la loro vecchiaia, beati voi!
TIM
TIM è l’operatore storico italiano, nazionale, con antenne in ogni dove e in ogni lago.
A fronte dell’ingresso preponderante di Iliad ha lanciato una nuova super offerta (per vederla dovete dichiarare la volontà di portare il vostro numero in TIM da un vecchio operatore): 20 GB, 1.000 minuti, assistenza al parto, rete 4,5G a soli 10 euro mensili.
L’unica cosa di cui non riesco a capacitarmi è la totale assenza di sms: all’operatore costa meno di un centesimo inviarlo, perché non offrirli zio assassino?
Per quante persone possiate vedere che chattano come drogati tutto il giorno su WhatsApp e Facebook, ne esistono altrettante che girano con il Samsung a carbonella da 15 euro.
Cambio browser (passo da Chrome a Safari) e trovo nuove offerte: purtroppo la musica non cambia.
I messaggi continuano a non essere forniti, probabilmente bisogna affidarsi ad un piccione viaggiatore.
Le offerte sono molto meno convenienti della presente, senza considerare che i GB vengono centellinati ai minimi storici. Se l’attivazione non viene eseguita online dovete anticipare 25 euro (5€ di sim + 20€ di ricarica).
TRE
Le offerte di Tre sulla carta sono molto allettanti e, per i primi 5 minuti, sono stato seriamente tentato. Ma entriamo nel dettaglio per trovare il Bianconiglio.
Tuttavia il dolore diventa reale quando controlliamo le condizioni: dobbiamo vincolare una carta di credito o un conto corrente per 2 anni a Tre, sapendo che dopo 6 mesi il prezzo aumenterà da 3 a 6 euro extra.
Tempo fa la Tre aveva l’abitudine truffaldina di promettere miliardi di GB, dividendoli però in settimane. Esempio: 4 GB suddivisi su 1 GB a settimana, stesso discorso per minuti e messaggi.
Adesso hanno ideato la GigaBank, in modo da poter riutilizzare successivamente i GB accumulati. Un’ottima idea, i miei complimenti. Effettivamente è una novità in questo settore.
Nella top di gamma straccia Vodafone: la Power a prezzo pieno (cioè 25 euro dopo 6 mesi) offre 100 GB di Internet in 4G, a fronte dei 25 GB promessi da Vodafone per 30 euro (che però include i vari servizi extra nel prezzo).
VODAFONE
Arriviamo ad un altro big del settore, Vodafone.
Compagnia di stampo britannico che secoli fa acquisì la Omnitel, propone due piani interessanti: il primo si basa su 1000 minuti e messaggi, a fronte di solo 5 GB per quanto riguarda Internet.
Un piano completo simile al mio (io pagavo 25 euro per 30 GB, 1000 minuti+sms) costa 5 euro in più: hanno abbassato i GB e hanno aggiunto 1.000 minuti internazionali.
Incredibilmente Vodafone è una delle poche che include i servizi “extra” (segreteria, chiamami/recall e credito residuo) nel pacchetto, mentre per altri operatori sono servizi sconosciuti.
Rimane l’operatore più caro di tutti ma l’infrastruttura che offre è valida: in poche occasioni mi sono ritrovato senza segnale con Vodafone.
Ciò che mi ha portato a cambiare operatore, costo esorbitante a parte, sono stati i mille servizi extra a 1/2/3 euro continuamente proposti come extra innocenti ma che, a fine mese, pagavo sempre di tasca mia.
WIND
La Wind è una compagnia italiana che, negli ultimi tempi, ha iniziato a fondersi con i cinesi della Tre grazie alla ZTE, azienda americana che sta completando la fusione.
Anche Wind quando si parla di SMS diventa sofferente: le offerte migliori sono quelle per i disabili, diversificate per il tipo di disabilità.
Ai non udenti riempiamo il plafond di sms, mentre per i non vedenti i minuti diventano illimitati.
Sono offerte molto competitive ma, con tutto il rispetto per chi vive queste situazioni tragiche, non voglio mutilarmi per abbattere il costo del mio traffico telefonico.
Troviamo altre proposte interessanti sotto la voce Abbonamenti: tuttavia bisogna considerare la tassa fissa (che gli abbonati hanno e le ricaricabili no) e la totale mancanza di sms.
Di positivo Wind non applica tasse extra per l’hotspot (il telefono diventa un router e condivide i GB con un altro dispositivo, ndr), indispensabile per chi ha più device.
Conclusioni
Io non penso che Iliad sia la soluzione di tutti i mali di cui sono portatrici le grandi compagnie telefoniche.
Tuttavia bisogna riconoscere che l’offerta proposta (minuti/sms illimitati ITA_EU, chiamate internazionali incluse e 30 GB in 4G+ a 6 euro mensili) è molto allettante.
Se a questo aggiungiamo che Iliad ha acquistato 5.000 antenne “ex Wind” capiamo che l’investimento è serio e concreto, non una barzelletta da raccontare agli amici ubriachi del bar.
Iliad soffre di molti difetti di gioventù, come ad esempio la mancanza delle app dedicate su Android/iOS o le antenne di proprietà (al momento), ma confido che la potenza economica alle sue spalle, 350 milioni di euro di investimento per le frequenze Wind e 28 anni di esistenza sul mercato possano sopperire in breve tempo a queste mancanze.
Altro fattore non citato nell’articolo: dove non viene dichiarato i servizi extra (segreteria, richiamami, mandami 100 euro e così via) sono da intendersi a pagamento.
Credo che, se esiste anche solo una piccola possibilità, di muovere questo mercato lobbistico dove ogni mese si scopre un nuovo costo a sorpresa, beh il nuovo operatore è il benvenuto (a parità di servizi).
Speriamo che Iliad non tradisca la nostra fiducia e che possa ampliare l’offerta, in modo da vedere cosa è realmente in grado di fare.
Conosci altre alternative? Hai un operatore cambogiano che opera per 3 euro al mese? Hai trovato sconti e prezzi nascosti?
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Marco
Commenti su: "Iliad: ecco le alternative" (3)
io devo dire che valuto molto anche i “fringe benefits” che offrono le varie offerte… ad esempio a me la 3 dà un biglietto del cinema gratis a settimana… e da cinefilo per me è una manna dal cielo!
Concordo perfettamente. A me regalavano le mappe e le chat ma in questo modo utilizzavo al massimo 3 GB al mese. Inoltre il cinema sembra che a Vodafone non interessi più…
Per me iliad è il paradiso!!! ❤