Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Asus Cerberus mouse

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È possibile acquistare un mouse di buon livello a 30 euro? Vediamolo insieme, buona lettura!

La fiera a Modena: il PLAY

Nonostante il Play di Modena sia la fiera del gioco da tavola Asus faceva bello sfoggio di se, organizzando uno stand dove illustrava tutti i vari prodotti ROG (Republic of Gamers), dalle tastiere ai mouse.

Essendo curioso come un riccio mi sono avvicinato allo stand e, invogliato dall’incredibile sconto di 10 euro, ho deciso di acquistare il Cerberus.
Dante qui non c’entra: Cerberus è un mouse gaming con cavo chilometrico, utile da impiegare durante le mie sessioni di Photoshop in ufficio.

A conti fatti l’ho pagato 20 euro anziché 30 come previsto da Amazon.

Vediamo i succulenti dettagli del dispositivo in questione.

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ATTENZIONE: La seguente recensione è basata sulla mia esperienza personale. Ogni persona ha gusti e sensibilità diverse per cui il mio modesto consiglio è recarvi in negozio, provare un mockup svuotato o un modello in prova e palparlo il più possibile.
È l’unico sistema per capire se quel mouse fa al caso vostro.

Leggendo la scheda ufficiale sul sito Asus notiamo subito 3 aspetti positivi:

  • Comodo controllo DPI – quattro livelli DPI personalizzabili con indicatore LED colorato
  • Elegante design ambidestro – progettato per entrambi tutti i giocatori
  • Impugnature laterali in gomma migliorate – riducono la sudorazione e migliorano la presa

Test sul campo

Al di là del marketing promozionale il mouse è molto leggero, per cui non è pesante trascinarlo o spostarlo sulla vostra scrivania. Essendo ambidestro è adatto anche a Betty, la mia migliore amica mancina, e ciò sicuramente è un plus da considerare.

Le impugnature in gomma permettono una presa migliore rispetto alla plastica pura. D’estate, a 50 gradi Fahrenheit, è questione di un attimo: vederlo schizzare via come una saponetta guizzando verso la vostra collega accaldata causerebbe problemi e situazioni imbarazzanti, per cui viva la gomma.

Se la gomma, però, è come quella che utilizzava Microsoft fino a poco tempo fa sui suoi mouse, dopo qualche mese tende a diventare collosa e purulenta, raccogliendo sporcizia ovunque.

Per chi del DPI ne fa una questione di vita o di morte, il simpatico logo cambia colore per mostrare a quale risoluzione stiamo operando (minimo 500, massimo 2500 dpi).

Il cavo, lungo quasi due metri, soddisfa tutte le vostre esigenze, permettendo di evitare il tira e molla estenuante dato dai fili ridicolmente corti di molti modelli.

Le note dolenti

Tuttavia, nonostante sulla carta si presenti benissimo, l’utilizzo effettivo è durato mezza giornata. L’ho praticamente regalato ad un amico che aveva sfondato il suo mouse, rendendo felici due persone (lui e me).

Ciò che ha causato questo disagio è stata l’eccessiva piattezza del mouse (dimensioni: 12,5 x 6,9 x 4 cm): abituato al Logitech MX Master sembrava di lavorare nella pianura padana, la presa non è ergonomica come potrebbe sembrare.

Altro problema per me rilevante la fragilità dei tasti laterali. Due sottilette sistemate alla bene meglio, due lamine sottili che mostrano tutta la loro debolezza nell’uso quotidiano.

Una sorpresa che non mi sarei aspettato in un mouse da 30 euro (sono situazioni da clone cinese acquistato a 5 euro sottobanco).

Concludendo

La leggerezza dell’acquisto in fiera, spinto dall’entusiasmo, è imputabile alla mia passione per i mouse, lo riconosco.

L’Asus Cerberus Mouse è incredibilmente basso, i tasti laterali sono stati inseriti come “un qualcosa in più”, molto sottili e fragili nell’utilizzo quotidiano.

Costa 30 euro ma la sensazione, nell’utilizzo quotidiano, si avvicina al mouse cinese da 5 euro, E questo non va bene quando giochi, figuriamoci quando lavori.

È grave spendere lo stesso importo di un mouse Microsoft per ritrovarsi, alla fin fine, con un “giocattolo”, leggero e assemblato in modo fin troppo economico.

Parlando dei concorrenti, la tipica “cunetta” tipica dei mouse Microsoft, anche quando sono compatti, batte 10 a zero la concorrenza.
Mostra che in Microsoft, aldilà del progettare nuovi problemi per Windows, spendono denaro contante per la ricerca e sviluppo su mouse e tastiere.
E i risultati si vedono, dalla qualità costruttiva alla funzionalità.

Nello specifico il Microsoft Wireless Mouse 3000 ha accompagnato lunghe sessioni di Photoshop CC senza darmi problemi.
Non ha i DPI selezionabili e nemmeno i tasti laterali ma funziona bene, è preciso per quanto si possa chiedere per 20 euro e non molla il colpo, durando un mese (8 ore al giorno, ndr) con una stilo ricaricabile.

Per me il gioco non vale la candela: alla stessa cifra, cercando tra Logitech e Microsoft, si trova molto meglio come costruzione e robustezza.

Il mio consiglio è di testarlo in negozio e farvi un’idea: rimane il sistema migliore per comprendere se quel mouse fa al caso vostro.

Alla prossima!

Voto: 5/10

Marco

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