Anna è bionda, poco più bassa di me. I capelli lunghi vengono girati e raccolti in una divertente crocchia a spuntoni in cima al suo capo. La profondità dei suoi occhi rapisce e cattura, fa sparire ogni dubbio, illumina ogni cosa, riesce a leggerti dentro. La dolcezza dei lineamenti sottolinea le sue emozioni in modo sorprendente.
La parte più bella, oltre ad un fisico snello ben tenuto, sono i suoi pensieri: tanti, folli, sempre dietro a rincorrersi senza tregua. Dietro ad un aspetto punkeggiante si nasconde un animo dolce ed indifeso, sorrisi spiazzanti che disarmano anche il più truce critico.
Lo stupore per le cose nuove, la passione per le cose piccole ed indifese, una cassetta con le canzoni dei cartoni animati vicino al tom tom: l’anima di Anna si riflette anche nella sua auto, in perenne movimento, con chitarra al seguito e una cieca fiducia nel navigatore satellitare.
Mani afusolate e morbide, una pelle così liscia e delicata che il solo toccarla ti scuote dentro: sfiorandola hai quasi paura di danneggiarla, puoi sentire i battiti del polso, ritrovi una dimensione perduta, niente di urlato e gridato.
Tante piccole tessere di un puzzle che la compongono, una policromia che rende ogni dettaglio principale e vitale, una passione per le foto e la ripresa video: Nutella e musica rock, dolce e forte allo stesso tempo, profondamente viva.
Delineata da pochi tratti essenziali, il disegno prende vita: la foto diventa umana, il nero diventa china e le ombre si muovono seguendo il movimento dell’acconciatura a ritmo dei Radiohead, un flusso energetico l’attraversa illuminandone solo alcuni punti, gli sbalzi di luce coincidono con la musica.
Ma la vera essenza, la linfa di Anna scorre nello sguardo: obiettivo fotografico, un’ottica perfetta color blu acqua di mare, la sua vera anima è lì.
Basta guardarla.
Marco
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