Una tastiera come tavolozza, la fantasia come tela

Snowden

Snowden

Oliver Stone porta in sala una storia vera, basata sulla nostra privacy. Buona lettura!

La trama

Edward Snowden (interpretato da Joseph Gordon-Levitt, magistrale in 50 e 50) è un genio informatico. Viene assunto alla CIA per analizzare ed individuare eventuali pericoli: prima deve creare una rete di backup in caso di attacco informatico, poi arriverà ad assumere responsabilità sempre maggiori. Arriverà ad un punto dove dovrà effettuare una scelta molto difficile e controversa.

Il film

La pellicola si ispira a fatti reali: qualche anno fa Obama è dovuto intervenire per limitare le intercettazioni a strascico della NSA (National Security Agency).
Con l’obiettivo di intercettare i terroristi spiavano tutti gli americani, arrivando addirittura ad attivare il microfono e la webcam dei computer senza accendere il corrispettivo LED.

La paranoia di Snowden quindi, oltre ad essere crescente è motivata: ciò incrina il rapporto con la sua ragazza, che lo seguirà nei vari spostamenti che dovrà intraprendere per lavoro.

Il coraggio del protagonista viene svelato a ritroso: il film inizia dal presente per mostrarci il passato, intervallandoli per rendere il film più coinvolgente.
Ovviamente dopo una dichiarazione simile Snowden ha dovuto cambiare Paese, ma ciò ha portato ad un giro di vite sulle intercettazioni indiscriminate che avvenivano prima della sua dichiarazione.

Notiamo il piacevole ritorno di Nicolas Cage, impegnato nei film precedenti ad inneggiare a badili e vanghe di precisione: qui svolge il ruolo del veterano, esiliato dal sistema per non essersi sottomesso ai giochi politici che intercorrono in questi ambienti.

Un film che ci spinge ad interrogarci su giusto e sbagliato, su limiti morali che dobbiamo porci quando svolgiamo il nostro lavoro e sul diritto, fondamentale, alla privacy individuale di persone innocenti.
Snowden è uno di noi, un crazy ones: una persona talmente folle da credere di poter cambiare il mondo. E, nel suo piccolo, ha lasciato il segno, tracciando un solco e delimitando i limiti dell’invadenza governativa.

Aiutiamo Snowden

grazia_snowden

Ad oggi Amnesty International si sta battendo per difenderlo: rischia decenni di carcere per aver difeso i nostri diritti. Qui puoi firmare la petizione per chiedere la grazia a Trump (ad oggi deve vivere a Mosca).

Concludendo

Un film pulito, senza sbavature, su una storia vera accaduta nell’ultimo decennio. Scelte difficili rappresentate da un’ottima fotografia, musiche a tema e una buona sceneggiatura, che riesce a rendere interessante perfino l’analisi dei dati. Stone abbinato a Joseph Gordon-Levitt: semplicemente una garanzia. Consigliato.

Voto: 8/10

Marco

Commenti su: "Snowden" (1)

  1. […] il tempo a inneggiare alla biolca e al suino impanato nel fienile in attesa della cena ha visto Snowden e sa di cosa sono capaci le agenzie governative […]

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