Chi ha detto che i giochi da tavolo sono noiosi? Buona lettura!
L’antefatto
Ogni anno a Modena si svolge una gioiosa manifestazione denominata Play.
In questa fiera, anziché scambiare ciabatte maleodoranti con vacche e cotechini, troviamo l’assortimento nazionale e non sui giochi da tavolo.
Da secoli bistrattati (anche in Toy Story) venendo spesso relegati a giochi di serie B, con il Play guadagnano la loro credibilità e rispetto.
Giochi semplici, veloci adatti anche a infanti di 4 anni, giochi più complessi con 290 regole stile Magic (dove passato il primo quarto d’ora un leggero sentore di coma si avvicina)… ne troviamo per tutti i gusti, compresa l’associazione della Dama e degli Scacchi.
Il nord europa è molto più devoto rispetto a noi: a quanto pare è normale vagabondare di casa in casa portandosi dietro il proprio gioco da tavolo preferito, per passare allegre e scanzonate serate in compagnia (tra alcool e festini, s’intende).
Noi siamo piccini picciò
Passata l’area sterminata delle grandi casi produttrici ed importatrici, come l’Asterion Press di Correggio ad esempio, troviamo i piccoli produttori: autori che si autopubblicano in cerca di fortuna e, volendo, di una svolta per la propria vita.
In questa area gioiosa abbiamo conosciuto un bancario ottimo venditore, Luca Cazzani. Milanese doc, ha una vorace passione per i giochi da tavolo. Grazie a comprovate tecniche affabulatorie riesce a coinvolgere gli ignari passanti, presentando il suo gioco autoprodotto Dungeon Pig.
Il gioco vero e proprio
Puntando su ironia e umorismo, il gioco si presenta in una piccola scatola di plastica. Molto comoda da trasportare, permette di preservare carte e dado dall’usura del tempo (tra cui, pericolosissimi, liquidi appiccicosi come alcool e bevande gassate zuccherate fino all’inverosimile).
Il gioco è strutturato sul modello dei labirinti fantasy e la tecnica commerciale ricorda The Sims: c’è un pacchetto base imprescindibile, a cui anno dopo anno vengono aggiunte delle estensioni tematiche (pirati, Halloween e così via).
Le carte hanno un leggero rivestimento patinato, per evitare che si distruggano fisicamente alla seconda partita. Niente a che vedere con Modiano e Dal Negro però si difendono, consentendovi un utilizzo quotidiano.
Lo scopo del gioco è portare una carta-maiale alla propria base. Per farlo è necessario attraversare varie stanze di un labirinto pieno di insidie: mosse strane, movimenti sincopati, peti non autorizzati, arti bloccati e parole proibite affolleranno la vostra partita, ribaltando le sorti in qualsiasi momento.
I personaggi che possiamo scegliere sono ispirati e scimmiottati dal mondo reale: troviamo la parodia di Mastrota, la renna assassina Rudolph, il grande albero giamaicano Arbre Magik e così via, con un ricco corollario che tende ad arricchirsi di anno in anno grazie, come vi accennavo, alle estensioni che pompano nuova linfa vitale.
Le illustrazioni, ironiche e curate nel dettaglio, sono merito della straordinaria verve artistica di Angelo Porazzi, che ha realizzato la parte grafica del gioco.
In base alla complessità del labirinto la partita può durare da 5 minuti ad un’ora, dipende dal numero di partecipanti e dalle difficoltà riscontrate: più è grande il labirinto, più sarà ardua la strada per rientrare alla base con il maiale sotto braccio.
Ma quanto costa??
Onestamente non me lo ricordo: sono passati anni, fuori dalla mia finestra i ciliegi erano in fiore e gli uccellini svolazzavano felici e gaii. Il prezzo è molto abbordabile e, contattando l’autore, tramite il sito o venendolo a trovare in fiera è possibile ricevere maggiori informazioni, oltre alla scontistica da fiera.
Non è richiesto un mutuo e le estensioni permettono di estendere notevolmente la longevità del gioco, regalando emozioni uniche ai partecipanti.
Vi lascio di seguito i riferimenti se desiderate maggiori informazioni o, semplicemente, contattare l’autore:
www.lucacazzani.it
www.facebook.com/DungeonPig
info@lucacazzani.it
Vi mando un caloroso saluto e, se permettete,
vado a godermi una bella partita a Scala 40!
Ciao
Marco
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