Gelati Rocca
Campagna emiliana, estate anni 60.
Buon divertimento!
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A Natale un dono non arrivò a destinazione e così ho deciso di scusarmi con un’originale racconto delle traversie subite. Ambientato nel 1800, però. Buone risate a tutti!
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Mia nonna è una simpatica e paffuta vecchina, di quelle da incorniciare.
Sono buffe: rimangono imperterrite convinte nei loro principi, con le loro regole e i loro ritmi. Ma fa così tenerezza che oggi la voglio nominare sul mio blog, se lo merita. Ha lavorato tanto, adesso diamole un po’ di riconoscimento (giocoso, s’intende).
madonnaro
La prima volta che vidi Roma ero in gita scolastica alle superiori, il solito bailamme di studenti che vogliono solo gozzovigliare e sono poco interessati ai vari monumenti e musei. Ho poi avuto l’occasione di ritornarci per lavoro con mio zio; il mio amore è stato tale che l’intera famiglia è andata in vacanza una settimana in questa cattedrale all’impero romano. Buona lettura!
Freccia alla radio (Radiofreccia, 1998)
Credo nelle rovesciate di frittata. Credo che, senza esagerare o bruciarsi troppo presto, valga la pena provare qualcosa di nuovo. Credo nei baci dati a mezzanotte, nelle coccole dopo l’amore, nei baci rubati sotto i portoni, nei piccoli gesti quotidiani con cui rendiamo una persona importante. Buona lettura.
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Sandro faceva il macchinista per armatori privati, ovvero si rinchiudeva nella sala macchine di navi enormi imprecando in 8 lingue diverse, in quanto il pezzo era sempre troppo usurato e bisognava imparare l’arte dell’arrangiarsi. Il padre gli aveva detto di andare in Marina, ma l’armatore privato pagava meglio e quindi, affascinato dall’avventura, partì. Questa è la storia di Sandro, buona lettura a tutti.
Si può, in un’epoca globalizzata e privata quasi del tutto del contatto umano, ritornare all’abbraccio come forma di comunicazione? (altro…)
Appena usciti da Siena (nel caso non vi siate potuti rifocillare a dovere causa un nubifragio da apocalisse), località Costafabbri, si trova sulla sinistra un’osteria che quasi scompare, avvolta dal manto stradale e con l’insegna semi coperta dalle frasche.
Un forte appetito ci spingeva e abbiam deciso di entrare (anche il parcheggio è in discesa, rincagnato nel retro del locale), così, senza la benché minima aspettativa.
Una volta entrati siamo rimasti letteralmente senza parole (sotto vi propongo un collage che penso possa ben descrivere l’atmosfera del locale -ps: l’uomo in fondo a destra non è famoso ma è importante per me, è mio padre-): alle pareti vediamo le foto di Ficarra e Picone, della Palmas e della Barolo, di Sordi, di attrici più o meno famose.
Roberto Vecchioni – Gli amici miei
Album: Blumùn (1993)
Stasera tornano tutti gli amici miei
forse non sono partiti mai
erano qui, dentro di me
e non l’avevo capito mai…
Dedicata a… (altro…)
Se volete regalare un sorriso ai bambini dell’Africa Save the children vi permette di effettuare una donazione.
Le vacanze sono ormai giunte al termine, si rientra nei propri uffici e si riaccendono i computer.
Consigli su come rendere meno monotono il rientro dalle ferie facendosi due risate, buona lettura!
Dopo un anno di lavoro, una laurea in Scienze della Comunicazione, nuovi amori e un caldo soffocante nella padana pianura, beh, diciamo che dovevo staccare un po’ la spina.
E così eccomi in vacanza, direttamente da Nago-Torbole, la descrizione di ciò che sto combinando. Senza il wi-fi 😉 .