Mamma mia!
Ricordi del 2008, “corrispondenza” di sentimenti: buona lettura.
Il film procede. A rilento, ma procede.
Tante papere e molte risate, un bel clima, ci si diverte molto.
In un rapporto è la cosa che si teme di più, spesso è rivelatore di come sono le persone realmente; lasciala e vedrai se è davvero maturo/immaturo/selvaggio/educato/spaventato.
La cosa più appassionante (almeno per chi ascolta queste storie, dal finale già noto: se l’amico ti chiama e dice che si è mollato con la ragazza si parte da lì per ricostruire il tutto) è scoprire il perchè, il motivo.
La cosa più tremenda sono le corna: lei/lui si fanno il migliore amico dell’altro/a e scoppiano insulti, litigi, tragedie, amicizie interrotte per sempre ed epiteti che si sentono fino a 3 vie di distanza dall’abitazione.
Al secondo posto i famosi dubbi (Sai com’è, devo pensarci, devo vedere, non so, devo prendermi una pausa di riflessione…) che tanto fomentano le teste femminili: ma questa benedetta pausa di riflessione chi l’ha inventata? Sicuramente un genio, ma oggi come oggi è l’anticamera della separazione.
É la ragazza che quest’estate mi ha regalato dolci ricordi, l’ispiratrice della serie Mamma mia! 😉 .
Era giusto svelare il mistero, dopo tanti racconti (alcuni anche molto seguiti).
Marco
Di solito per scoprire chi è tuo padre si va in un laboratorio, si fa fare il test del DNA (costo circa $ 5.000 che però puoi far pagare alla tua assicurazione sanitaria, fonte House M.D.) e si ha la certezza matematica di chi ha ingravidato chi.
Ma se ti chiami Phyllida Lloyd e sei cresciuta a musical, ABBA e ciak è normale che poi tu faccia un film intitolato Mamma mia! 😉 .
La storia è leggera e innaffiata all’acqua di rose, donne melliflue che saltellano cantando ogni 5 secondi senza un motivo valido, abbracciandosi e baciandosi per ogni minima boiata. É il festival del troieggio libero e del saltello in calore, il trailer in effetti prometteva molto di più. (altro…)