Dematerializzare la tesi
Con la nuova legge è diventato d’uopo ridurre lo spazio e l’ingombro dei futuri laureandi, in modo da preservare gli uffici e da mandare a pieno regime i centri informatici che gestiscono questi flussi di dati.
Parlando papale papale l’università di Modena e Reggio Emilia, per la mia specialistica, ora non accetta più variopinti CD in bustine di carta con nome e firma: tengono troppo posto (senza considerare che rimarranno a far polvere per anni senza venire mai consultati). Via al digitale e alla pubblicazione, rendendo ricercabile i nostri lavori sull’intero Web. Ma con qualche perplessità: buona lettura!